Parco dei dinosauri, è "guerra" tra le categorie e le Terme

Le richieste avanzate dalla società sono giudicate eccessive dagli imprenditori locali

Problemi per la realizzazione del parco dei dinosauri

Problemi per la realizzazione del parco dei dinosauri

Montecatini 27 febbraio 2015 -Scoppia la polemica tra le categorie economiche cittadine e le Terme sull'utilizzo della Salute per ospitare il parco dei dinosauri nel periodo tra aprile e maggio, favorendo la presenza del turismo legato alle famiglie, sulla scia della Città del Natale. Modelli in vetroresina, percorsi multimediali e illustrazioni tridimensionali dovrebbero costituire le attrazioni di questo allestimento. La società di viale Verdi chiede 9mila euro al mese più Iva per concedere la struttura, ma le imprese cittadine, riunite in questo progetto sotto l'Intersindacale per il turismo non ci stanno e sollecitano un prezzo più basso.

 

Andrea Birindelli, attuale presidente dell'organismo e vicepresidente della sezione turismo di Confindustria Pistoia, non nasconde la propria amarezza per la situazione che si è venuta a creare. “E'una sconfitta per tutta la città – sottolinea – il nostro referente principale, anche nell'ambito del turismo destinato alle famiglie, restano le Terme, ma le richieste che ci sono state fatte restano davvero esose. L'appuntamento che volevamo realizzare, però, è una scommessa mai fatta prima. Tra l'altro vogliamo continuare a confrontarci con le Terme per la realizzazione della Città del Natale”.

 

Fabrizio Raffaelli, attuale amministratore unico delle Terme, risponde così alle critiche sollevate dall'Intersindacale per il turismo. “In questa vicenda – spiega – il nostro interlocutore è sempre stato Maurizio Mosi, che aveva organizzato la mostra del giocattolo all'Excelsior, all'interno del progetto della Città del Natale. Soltanto al primo incontro, insieme a lui è venuto anche Andrea Birindelli. Quando ci hanno chiesto il preventivo per l'utilizzo della Salute da aprile a giugno, abbiamo risposto che erano necessari 30mila euro più Iva. Tra l'altro, erano anche disponibili a occuparsi della gestione del bar interno dell'edificio. Gli organizzatori dell'evento, però, sono rimasti stupiti, perché erano sicuri di spenderne solo 10mila più Iva, forse qualcuno li aveva rassicurati in tale senso, ma non certo le Terme. Durante i controlli fatti da febbraio a giugno, infatti, l'agenzia delle entrate ci ha invitato a non favorire più la concessione degli spazi della società a canoni bassi, slegati dalle logiche di mercato”.

 

Raffaelli aggiunge che “le Terme, davanti alla richieste fatte per un periodo più breve, da aprile a maggio, avevano domandato 18mila euro più Iva, aggiungendo un'opzione a 6mila euro per giugno. Riguardo al periodo in questione, non posso certo essere io a prendere impegni certi, dato che lascerò la carica con l'approvazione del bilancio 2014. Ma anche in questo caso, gli eventuali organizzatori hanno ritenuto la richiesta troppo elevata. Se albergatori, commercianti e ristoratori hanno ottenuto risultati importanti con la Città del Natale, non dovrebbero avere problemi a venire incontro alle spese necessarie per iniziative del genere”.