Arrivano le telecamere alla stazione

Dopo nove anni di attesa, tecnici di Italponti finalmente al lavoro

Una telecamera in fase di installazione

Una telecamera in fase di installazione

Montecatini, 25 febbraio 2015 - EPPUR SI MUOVE, disse Galileo. Ora lo possono dire anche i tanti utenti della stazione principale di Montecatini, dove sono in corso i lavori per l’installazione delle telecamere di videosorveglianza. Sono decenni che, da queste parti, si attende un progresso della tecnica che altrove è realtà da lunga data. Ma si sa: a Montecatini il fattore tempo non è mai stato e non è considerato come importante. Le telecamere erano state annunciate nel 2007: ci sono voluti nove anni per vedere i tecnici all’opera e ancora non è noto quando il sistema sarà operativo.

LA VOLONTÀ di installare le telecamere per eliminare o almeno ridurre vandalismi e usi impropri dell’edificio di Angiolo Mazzoni risale all’amministrazione di Ettore Severi, che trovò in Rfi immediata rispondenza. L’azienda avviò così il progetto di messa in sicurezza. Nel 2007 partì la gara, che fu aggiudicata all’impresa Italponti. L’intervento, dal costo di 400mila euro, doveva essere completato entro il 2011. Ma in realtà non è mai partito, semplicemente perché Italponti riscontrò che non esistevano i cablaggi sufficienti per trasmettere le immagini al comando Polfer di Pistoia, unica competente a riceverle. Le linee telefoniche esistenti erano troppo vecchie. Servivano cavi in fibra ottica, allora inesistenti. Tutto fermo quindi. Recentemente però, approfittando di alcuni lavori lungo la linea ferroviaria, Rfi ha fatto posare le nuove condutture. Trasmettere le immagini ora è possibile. La partita si è riaperta.

Italponti già nel 2014 si era detta pronta a far partire i lavori, aggiornando la tecnologia che, rispetto al 2007, si è nel frattempo evoluta.

POCHE SETTIMANE fa nella stazione grande sono comparsi i primi cavi di color azzurro, passati nelle condutture per raggiungere i vari punti di installazione degli apparecchi. Proprio in questi giorni – tecnici incaricati erano all’opera anche ieri – sono state posizionate le varie telecamere che terranno sotto osservazione i punti «caldi» dello scalo. Vandalismi e atti di criminalità potranno così essere scoperti e probabilmente anche limitati proprio grazie a questo indubbio deterrente.

Videosorveglianza insomma presto realtà. Ma c’è ancora molto da fare: manutenzione ancora troppo precaria, restauri non rinviabili e soprattutto apertura di un sottopasso che colleghi la stazione ai parcheggi della zona Sud. Ottimi e funzionali, ma raggiungibili solo attraverso un buco abusivo ricacato da alcuni coraggiosi nella recinzione.