Tassa di soggiorno, tra gli introiti del 2013 mancano 500mila euro all'appello

Intanto gli albergatori chiedono al sindaco come sono stati spesi i soldi incassati attraverso il "balzello"

La tassa di soggiorno  è un argomento caldo in città (foto d' archivio)

La tassa di soggiorno è un argomento caldo in città (foto d' archivio)

Montecatini 25 luglio 2015 - Mancano cinquecentomila euro all’appello tra gli introiti della tassa di soggiorno del 2013, rispetto alle previsioni dell’amministrazione comunale. Gli uffici stanno lavorando per capire se alcune strutture ricettive hanno omesso di effettuare il versamento della somma che avrebbero dovuto raccogliere e girare al Comune o se le previsioni relative alle presenze sono state troppo ottimistiche. Nel primo caso, la giunta potrebbe decidere di avviare tutte le procedure di legge previste per il recupero dei soldi. Un problema analogo emerse anche due anni fa, quando numerose strutture ricettive non presentarono le dichiarazioni relative alle somme riscosse per la tassa di soggiorno nel 2012 e nel 2013. 

 

Intanto gli albergatori chiedono al sindaco Giuseppe Bellandi come sono stati spesi i soldi incassati dal Comune sotto questa voce, dal 2012 al 2015. L’obiettivo, in base alle loro dichiarazioni, è quello di poter realizzare progetti ancora più efficaci per la promozione, in collaborazione con l’amministrazione. La richiesta, appena depositata in municipio, è firmata da Fabio Cenni, presidente di Asshotel-Confesercenti, Dario Brotini, presidente di Apam-Federalberghi e Sabrina Gilardi, presidente della sezione turismo di Confindustria Pistoia.

 

«Al fine di poter meglio interagire con l’Osservatorio turistico di destinazione e con la vostra amministrazione – si legge nel documento – per poter meglio fornire indicazioni sullo sviluppo del turismo e concertare insieme la destinazione del gettito relativo alla tassa di soggiorno, abbiamo bisogno di analizzare l’ammontare riscosso e la destinazione della tassa negli ultimi tre anni».  

 

Gli albergatori, per quanto riguarda i soldi già accertati e riscossi, chiedono «l’elenco degli interventi e degli eventi che sono stati realizzati in conformità alle richieste di legge, che prevedono di destinare il gettito delle tassa agli interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali e dei servizi pubblici locali». Per quanto riguarda l’anno in corso, gli imprenditori chiedono a Bellandi «quali interventi ed eventi si prevede di realizzare. Il prospetto dovrebbe contenere l’indicazione dell’intervento o dell’evento, della data e dell’importo destinato, indicando la competenza annuale della tassa da cui è stato detratto».