Grande festa mondiale nei palasport termali. Doppio oro per l’Italia

Esultano Boni & C. Argento all’M55 di McNealy

Chris McNealy e Silvestrin mostrano l’argento (Foto Goiorani)

Chris McNealy e Silvestrin mostrano l’argento (Foto Goiorani)

Montecatini, 10 luglio 2017  -  DUE ORI, altrettanti argenti e un bronzo. E’ questo il copioso bottino che le nazionali dell’Italia hanno conquistato nell’ultima giornata dei «Mondiali Over» che si sono conclusi ieri pomeriggio a Montecatini Terme. La sfida più attesa era quella del pomeriggio al Palaterme, dove gli M50 di Mario Boni, Claudio Capone e Flavio Carera si giocavano l’iride contro la Russia. Gara tiratissima con Boni penalizzato dai falli e uscito a 5’ dal termine e autore di soli tre punti. Ma le giocate di Angeli, vera mina vagante, le triple di Capone, i canestri e i rimbalzi presi da Carera e i due liberi trasformati nel finale da Bullara hanno fatto esplodere di gioia un palazzetto che sembrava esser tornato indietro nel tempo, con un pubblico che da tempo non si vedeva.

Festa grandissima alla fine con l’inno nazionale e le foto di rito in campo, dove purtroppo è entrato chi non doveva e chi invece faceva il proprio lavoro di cronista è stato bloccato. Uno scivolone che comunque non rovina la festa, che fra l’altro in contemporanea coinvolgeva al Palavinci la formazione M40 che fra le proprie file schierava Max Monti e Fausto Bernardelli. Una cavalcata trionfale per questo gruppo che contro l’Argentina D si è imposto per 85- 66, mantenendo il controllo della sfida sin dall’ inizio e portando a termine una settimana in cui hanno letteralmente dominato tutte le gare.

IN MATTINATA non era invece andata bene sia agli M55 di Chris Mc Nealy che agli M60 allenati dal livornese Maurizio Vortici. Al Palaterme la squadra che schierava la «cavalletta» di Fresno ha dovuto subire la maggiore prestanza fisica della Slovenia C, trascinata da Kotnik, che ha subito scavato un mini-solco e poi nel terzo quarto ha messo il turbo per poi imporsi 64-50. Per McNealy, reduce da un problema a una coscia, una prova comunque positiva con 4 punti e almeno 13 rimbalzi. Netto anche il ko subito dagli M60 che al Palavinci avevano un compito proibitivo contro gli Stati Uniti B, che hanno preso immediatamente il comando e hanno aumentato il vantaggio fino al +27 finale (80- 53).

UN SORRISO è arrivato pure dal femminile con le F40 di Stefano Tommei, che ha travolto 66-31 la Croazia conquistando un meritatissimo bronzo. La squadra avrebbe sicuramente potuto giocarsi la finale e ha solo avuto la sfortuna di trovarsi di fronte nel penultimo atto le campionesse del Brasile. Ora Montecatini passa il testimone alla città finlandese di Espoo dove si terrà l’edizione 2019. La manifestazione che si è appena tenuta per 10 giorni ha fatto rivivere Montecatini con un invasione di colori e facce proveniente da ogni parte del globo. La speranza è che tutto ciò possa essere da traino per la città sotto il profilo turistico.

David Ignudi