Una statua in onore di Verdi: il dono dell'artista russo Zeinalov alla città

Sorgerà fuori dal teatro a lui intitolato. Intanto il grande bronzo che rappresenta il Cigno di Busseto è arrivato a Montecatini martedì scorso

L'inaugurazione della statua (Goiorani)

L'inaugurazione della statua (Goiorani)

Montecatini, 24 aprile 2015 - Per oltre un secolo Montecatini non ha avuto alcun monumento che onorasse uno dei suoi più grandi estimatori: Giuseppe Verdi. Solo un nome di strada – sia pure il viale principale della città – un teatro (dalla copertura che meriterebbe un rifacimento) e una vecchia lapide sull’edificio al suo inizio (che peraltro riporta un errore ormai storicizzato). C’è anche il Loggiato Verdi alle Terme Torretta, però chiuse da anni: nessuno ormai lo cita più. Ora, nell’arco di pochi mesi, due statue di bronzo lo rappresentano nelle sue sembianze più familiari al grande pubblico, per la gioia dei melomani e di chi ama la storia locale. Una, piccolo busto su piedistallo di marmo, è già presente nell’aiuola prossima a piazza del Popolo. L’altra, ben più imponente, sarà presto piazzata in prossimità del Nuovo Teatro Verdi.

Proprio quest'ultima novità è l’oggetto dell’attesa conferenza in programma questa mattina. E’ infatti arrivato in città, martedì scorso adeguatamente imballato, il monumento alto due metri e mezzo che rappresenta appunto il Cigno di Busseto, realizzato in bronzo dallo scultore russo Aidyn Zeinalov. L’autore, presente all’incontro, ha donato la sua notevole opera alla città. A volere questa testimonianza molto tangibile della riconoscenza di Montecatini verso il sublime autore di tanti capolavori operistici – Falstaff per esempio nacque proprio durante il suo soggiorno ai Bagni – è stato in primo luogo Giovanni Fiori, ex-amministratore delle Terme e attualmente presidente del Festival Estate Regina, che nella prima decade di maggio riporta in città la rassegna internazionale Oci Ciornie.

Si tratta di un ponte ideale, già solido nel segno della grande musica, che avvicina due realtà geograficamente così lontane eppure culturalmente molto affini: Italia e Russia. Il 3° Festival internazionale della cultura russa e italiana «Oci Ciornie» si terrà dal 7 al 9 maggio e nasce quest’anno in onore di Cajkovskij. Sono in cartellone incontri, grandi concerti, mostre d’arte e appunto l’inaugurazione della statua di Giuseppe Verdi, che si terrà il 9 maggio alle 18. I dettagli saranno resi noti appunto questa mattina al teatro a lui intitolato.

Tutto questo merita già ora un sentito applauso, perché la cultura e la musica classica e lirica rappresentano due motori in grado di sviluppare anche quel turismo di alta qualità di cui Montecatini ha un tremendo bisogno. La crisi ucraina prima o poi passerà e tenere in vita i legami con la Russia è un’assicurazioni di successi futuri anche per le Terme. Una sola piccola raccomandazione: la prossima volta si pensi a qualcosa pure in ricordo di Ruggero Leoncavallo, che amò così tanto Montecatini da sceglierla come dimora del suo commiato terreno, nel lontano 1919. Lo merita.

Marco A. Innocenti