"Scatolone" del Kursaal ed ex Kartos, nessuna soluzione dopo anni di attesa e abbandono

La permuta tra la sala sotterranea e il salone storico non è mai andata in fondo, mentre sono saltate tutte le soluzioni per la sede della storica azienda

Un'immagine del Kursaal

Un'immagine del Kursaal

Montecatini 29 ottobre 2014 - Un immenso spazio sotterraneo, di proprietà del Comune, che si estende per 1700 metri quadrati nell'area del Kursaal, è inutilizzato da ben 10 anni. Lo “scatolone”, così è stato ribattezzato in città, all'inizio avrebbe dovuto ospitare un teatro, sul modello di quelli del periodo shakespeariano, come spiegò in consiglio comunale l'allora assessore all'urbanistica Riccardo Sensi, o una sala polifunzionale. Nel 2008, la commissione assetto del territorio, guidata dall'esponente di Forza Italia Maurizio Galligani, approvò una bozza di convenzione tra l'ente e la società Monaco, proprietaria dell'immobile.

Lo “scatolone”, a cui l'amministrazione guidata da Ettore Severi aveva tolto il vincolo per la realizzazione di un teatro o uno spazio, sarebbe andato all'azienda, insieme ai 132 posti auto destinati a uso pubblico. Questo accordo sembrava non presentare alcun problema, fino a quando non ci si mise di mezzo la perizia fatta dall'agenzia del territorio. La valutazione, infatti, assegnava allo “scatolone” un valore assai elevato, di gran lunga superiore a quello del salone storico del Kursaal. L'eventuale permuta rischiava di generare un vero e proprio danno erariale, con pesanti conseguenze.

E' chiusa ormai da oltre 10 anni la sede di Kartos, la storica azienda cartotecnica di via Tevere, in passato tra le imprese italiane più apprezzate in questo campo. La società, nel giugno del 2002, annunciò il licenziamento dei 114 dipendenti, tramutati poche settimane dopo in procedura di mobilità per 94 lavoratori e lavoratrici. La sede di via Tevere, nel frattempo, venne venduta per sei milioni e mezzo di euro al gruppo Gonfiotti, intenzionato a realizzare una serie di negozi e appartamenti, in un periodo assai buono per il settore immobiliare. Nel 2008, venne raggiunto con fatica un accordo tra il gruppo Gonfiotti e la giunta in carica.

La convenzione prevedeva la creazione 57 appartamenti e alcuni negozi di vicinato. La prima votazione della variante venne fatta sul finire dell'amministrazione di Severi, ma la giunta Bellandi non ha mai portato in votazione l'accordo, per la contrarietà di alcuni esponenti dell'amministrazione anche su alcuni aspetti relativi all'intervento nell'area ex-Slam da parte del gruppo Gonfiotti . L'attuale giunta, all'inizio, ha valutato anche la possibilità di realizzare il nuovo plesso scolastico delle Chini nell'area ex-Kartos. Anche in questo caso, quando sembrava vicino un accordo con i proprietari dell'immobile, la nuova normativa regionale sul rischio idraulico, approvata dopo una serie di alluvioni in Toscana, bloccò ogni possibilità di creare scuole in questa zona di Montecatini. Dopo non si è parlato più di alcun progetto per il grande immobile