Ferrovia, comitato contro il consiglio comunale

"Bellandi ignora la nostra petizione"

L'inaugurazione del cantiere per il raddoppio della linea Pistoia-Montecatini

L'inaugurazione del cantiere per il raddoppio della linea Pistoia-Montecatini

Montecatini 19 luglio 2016 - «L’approvazione unanime della mozione contro la realizzazione del raddoppio ferroviario in città con passaggio a raso rappresenta una posizione presa in un contesto consiliare estremamente negativo, dove non c’è stata la volontà di lavorare per l’interesse per la città». Il comitato civico per la sopraelevata prende una posizione assai dura riguardo il documento approvato con i voti di maggioranza e minoranza nell’ultima seduta del consiglio comunale e lamenta una totale mancanza di attenzione nei confronti della petizione depositata alcune settimane fa in municipio. 

 

«La mozione del Pd – spiega il gruppo di cittadini – ha rivelato la pochezza dei nostri amministratori, che hanno preso questa decisione in beata solitudine. De Gaulle diceva che la politica è una cosa troppo seria per lasciarla ai politici. Nessuno, come sempre, ha pensato a informare la popolazione del fatto che si discutesse una questione fondamentale per il futuro della città. Erano infatti assenti sia la popolazione che le categorie economiche, complici anche la data e l’orario: le persone che lavorano difficilmente possono partecipare a un consiglio alle 17.30».  Secondo il comitato, il sindaco e l’amministrazione hanno ignorato un’altra cosa fondamentale.

 

«Si tratta della petizione sottoscritta da 291 cittadini – ribadisce – e presentata il 3 giugno in virtù di quanto disposto dall’articolo 89 comma 3 dello statuto comunale, dove è previsto che il sindaco la sottoponga alla competente commissione consiliare entro 60 giorni dalla presentazione. In caso di accoglimento, dev’essere trasmessa al competente organo collegiale per l’adozione di una motivata decisione. Non solo hanno fatto il consiglio in solitudine, parlandosi addosso e senza dimostrare amore né passione per la città, ma hanno ignorato i cittadini e il comitato che li hanno finalmente costretti a prendere una decisione. Ma noi chiedevamo altro: esserci quando i rappresentanti di Rfi saranno invitati a discutere il progetto. Questo è il nostro obiettivo: arrivare a un progetto condiviso non preconfezionato, ma supportato da documentazioni e capitolati che diano l’opportunità di fare la scelta giusta. Dove è finita la nostra petizione? Perché nessuno si è preoccupato neppure di rammentarla e metterla all’ordine del giorno della commissione? Lo spettacolo che offre la politica della Valdinievole su questa vicenda è avvilente».