"Accappatoio sporco dopo il trattamento alle Terme Redi"

La protesta di un curista che viene in città da quarant'anni

Trattamenti alle Redi (foto d'archivio)

Trattamenti alle Redi (foto d'archivio)

Montecatini 31 agosto 2015 - "Vengo a Montecatini da quarant’anni per fare le cure e, durante la stagione, spendo i miei soldi qui con i trattamenti, il soggiorno e i costi legati all’indotto, come quelli dei ristoranti e dei locali. Quando mi sono visto trattare in quel modo alle Redi ci sono rimasto davvero male”. Franco Gulli, originario di Brindisi, è un affezionato cliente della città, dove trascorre sempre alcune settimane all’Hotel Tamerici & Principe, in viale IV Novembre.

 

Alle Terme compie sempre un ciclo di bagni, fanghi e massaggi che lo fanno stare davvero bene. Durante questo week end, mentre era alle Redi per fare i trattamenti, ha ricevuto una brutta sorpresa. “Appena uscito dalla vasca - spiega – mi hanno dato un accappatoio sporco. Proprio così: era assai sudicio, oltre a essere una taglia non certo adatta a me perché mi copriva appena l’ombellico. Una cosa da pazzi, non riuscivo a credere ai miei occhi: cosa ho fatto per meritare una cosa del genere? Come mai accadono cose di questo genere? Spero tanto sia stato un errore e cose del genere non si ripetano con altri curisti che, come me, sono affezionati alla città”. 

 

Gulli si lamenta anche del telo ricevuto per asciugarsi dagli addetti delle Redi. “Sembrava un foglio di carta – sottolinea – roba del genere si inzuppa in un attimo e non serve a niente”. Il curista è rimasto davvero dispiaciuto per i fatti avvenuti e, dopo essersi rivolto a uno dei responsabili degli stabilimenti, ha rifiutato alcuni trattamenti gratuiti che l’azienda avrebbe concesso come risarcimento per lo spiacevole episodio.

 

“Io e mia moglie siamo molto affezionati alla città – dice Gulli – figuriamoci che ci sono venuto la prima volta nel 1974 con mio zio, quando la squadra di calcio, guidata dalla famiglia Pancioli era in serie C. Vogliamo bene a Montecatini e ci auguriamo che certe cose non si ripetano più”.