Raggirato per portar via l'eredità

Fiamme gialle smaschera una coppia

Indagini portate avanti dalle Fiamme gialle

Indagini portate avanti dalle Fiamme gialle

Ponte Buggianese, 17 giugno 2016 - Cinquant'anni,  ma fragile come un bambino, e facile preda di persone senza scrupoli che hanno tentato di portargli via, ingannandolo, il casale e il terreno che aveva ereditato dai genitori. Prima aveva perso la madre, poi, più recentemente, il padre, ed era rimasto senza un riferimento, in completa balia di chi gli ha fatto vendere la casa a prezzo stracciato e, non solo, ha poi preteso i soldi ricavati dalla vendita a suon di minacce e di botte. Tutto questo a Ponte Buggianese. Ma la situazione ora, per fortuna, è sotto il controllo della Guardia di Finanza di Pistoia al termine delle indagini che sono state svolte dalla Sezione di polizia giudiziaria presso la Procura. Le Fiamme Gialle – come spiega una nota diffusa ieri dalla Procura – hanno sottoposto a sequestro preventivo immobili e terreni per un valore commerciale di oltre 200mila euro, su ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari Alessandro Buzzegoli, su richiesta del sostituto procuratore Fabio Di Vizio, che ha diretto le indagini. 

Le due persone che hanno raggirato la vittima sono state denunciate a piede libero per circonvenzione di incapace e truffa. Si tratta di un uomo e una donna anch’essi sui cinquant’anni. Lui (C.M.) pugliese e noto agli uffici e tuttora in carcere dopo la condanne per reati simili, e lei (V.M.) siciliana, incensurata. 
I due, secondo la ricostruzione degli inquirenti, si sarebbero approfittati delle condizioni di debolezza psichica della loro vittima riuscendo a farsi vendere un immobile e i terreni vicini quasi alla metà del valore reale. Lo avevano accompagnato in banca per incassare i soldi e poi, una volta fuori lo avevano minacciato per farseli restituire. Ma non era finita, perchè la coppia avrebbe prospettato alla vittima la possibilità di avviare un’attività commerciale (una tappezzeria).
L’attività – hanno spiegato gli inquirenti – era stata avviata a nome del cinquantenne di Ponte Buggianese, ma di fatto poi gestita dal pugliese, con evidenti fini, secondo l’accusa, di evasione fiscale. Tutto l raggiro però ha trovato un fermo ostacolo nei servizi sociali che seguivano l’uomo, in alcuni periodi seguito anche dai servizi psichiatrici, e nell’amministratore di sostegno, che ha denunciato quello che stava accadendo e che ha portato, in questi giorni, alla misura cautelare eseguita dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Montecatini che hanno messo i sigilli all’immobile.