Raddoppio della ferrovia: "Senza la sopraelevata per Montecatini è la fine"

Tante telefonate all'assessore regionale Vincenzo Ceccarell, durante il filo diretto organizzato dal nostro giornale

L'assessore regionale Ceccarelli (a destra) e il direttore del nostro giornale De Robertis

L'assessore regionale Ceccarelli (a destra) e il direttore del nostro giornale De Robertis

Montecatini 3 maggio 2016 - Treni e binari sono croce e delizia dell’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, ieri protagonista per oltre un’ora di un filo diretto con i nostri lettori nella sede centrale di Firenze. Per parlare di coincidenze saltate, di ritardi, frequenze, di sicurezza sui treni e dell’aumento sugli abbonamenti per i pendolari. Anche dei percorsi delle nuove linee per i raddoppi delle tratte più attese e frequentate dai toscani. Montecatini è in subbuglio per il progetto del raddoppio della Montecatini-Lucca. «Guardi che se non fate il raddoppio in sopraelevata, per Montecatini è la fine». Le voci che si accavallano sono tante. Ceccarelli spiega e rispiega. «Non ho ancora visto il progetto, ci sono costi e vantaggi da tenere in equilibrio. La Regione non ‘tifa’ per nessuno. E tutto vuole fuori che penalizzare Montecatini». 

Il ‘sistema’ dei trasporti toscani è complesso e costoso. «Ogni anno – ha spiegato Ceccarelli a Marco Ciappi che, da Poggibonsi, temeva per il possibile aumento del costo degli abbonamenti per i pendolari – in Toscana il costo del trasporto pubblico locale è di 550 milioni di euro, di questi fra i 105 e i 110 ce li mette direttamente la Regione dal suo bilancio. Per quattro anni non abbiamo aumentato né i biglietti, né gli abbonamenti. Poi siamo stati costretti a un aumento medio del 3% per gli utenti singoli e dell’1,9% per i pendolari. Le altre Regioni a fronte dei tagli del governo hanno ridotto i servizi, la Toscana non lo ha fatto. Ma perchè il ‘sistema’ resti in equilibrio è necessario il rispetto di tre parametri: che l’equilibrio fra costi e ricavi non scenda mai al di sotto del 35%, che il livello occupazionale non diminuisca e che aumenti il numero degli utenti del servizio. Altrimenti il rischio è che i soldi a disposizione siano ridotti di altri 20 milioni di euro e allora...».  

Dai biglietti più cari al tema della sicurezza sui treni. «Perchè, diciamolo assessore – insiste un altro lettore – il clima in certi orari è ‘difficile’ ...». L’assessore annuisce, il tema gli è ben noto e vale per tutta la Toscana. «Presto avremo treni nuovi – spiega – è questo che abbiamo concordato con le Ferrovie. Avremo telecamere interne e esterne e una cabina di regia e di controllo costantemente aperta insieme all’assessore Vittorio Bugli e al coordinamento di tutte le forze dell’ordine. Ci stiamo lavorando. Abbiamo anche studiato una formula per sperimentare la vigilanza privata, ma non è possibile».