Scontro sulla 'movida'. Pucci dell'Hotel La Pace: "Una città senza regole"

"Dal sindaco voglio chiarimenti". Bordate a due assessori

Conferenza Stampa al Grand Hotel La Pace (foto Goiorani)

Conferenza Stampa al Grand Hotel La Pace (foto Goiorani)

Montecatini, 24 agosto 2016 - STEFANO PUCCI non ci sta. Fino al 2014 faceva parte della giunta Bellandi-1 come assessore allo sport e ora come titolare del Grand Hotel & La Pace si ritrova sul fronte di chi protesta. E per validi motivi.

Al centro del suo attacco all’amministrazione c’è la chiassosa movida di viale IV Novembre, sul quale si affaccia il lato ovest dello storico 5 stelle. «Non ce l’ho con nessuno – dice in conferenza-stampa – neppure coi gestori di un locale che credo si siano comportati male con me. Chiedo solo di sapere quali sono le regole sulla vita notturna in questa città. Si può fare quello che si vuole fino alle 4 o 5 del mattino? Se si può, vorrà dire che cambio destinazione anch’io alla Pace. Ci faremo rave party, afterhours e feste danzanti fino all’alba. Oppure vendo tutto e saluto. A giugno un russo mi ha offerto 24 milioni di euro per comprare il solo hotel. Gli avevo detto di no, non ritenendo congruo il prezzo. Potrei ripensarci».

E’ UN VULCANO in eruzione Pucci: la colata lavica è partita e nessuno può fermarla. «Mi aspetto – continua – anzi pretendo una risposta del sindaco su quelle che sono le regole della vita notturna a Montecatini. Bellandi tiri fuori le palle, cosa che non fa da troppo tempo. E magari dica qualcosa anche sul risarcimento che mi spetta per l’esproprio illegittimo fatto dal Comune alla Pace nel 1982. Attendo ancora una proposta seria da parte sua per chiudere il caso. L’unica mi era stata fatta dal sindaco Ettore Severi – 750 milioni di lire – ma allora non ero ancora proprietario al 100% e gli azionisti di maggioranza la rifiutarono».

«MI DICONO alcuni – va avanti – che dovrei cambiare tutte le finestre per metterle con doppi vetri. L’hotel ne ha 410. Mi costerebbe 1 milione di euro e non vedo perché devo sobbarcarmi questa spesa se le regole dicono che nel cuore della notte non si può fare casino in strada».

POI LE BORDATE a due assessori: «Provo una profonda delusione per quanto fatto finora da Bruno Ialuna, che pure è un amico storico. Disse che se avesse avuto lui la delega ai vigili urbani le cose in città sarebbero cambiate. Ora che ce l’ha avuta, ha ragione in pieno: sono cambiate molto in peggio. Capisco che i vigili siano sotto organico, ma qui si gioca una partita fino al primo tempo, cioè fino a mezzanotte e poi nel secondo i giocatori, cioè i vigili, se ne vanno. E’ inaccettabile per una città turistica. All’assessore Helga Bracali dico invece di stare tranquilla: anche se smettesse ora di organizzare manifestazioni, avrebbe comunque il record delle iniziative di più basso livello mai organizzate in città. Mi va bene anche il festival della pizza, ma per una clientela un po’ più elevata ha mai pensato di proporre qualcosa?». Pucci invece ringrazia l’assessore De Paola: «Lei mi è stata vicina».