Piscina "Marchi" verso lunga chiusura

Delusione dopo l'assemblea in municipio

L'assemblea sulla chiusura della piscina

L'assemblea sulla chiusura della piscina

Pescia, 28 novembre 2015 - SI SONO presentati in un centinaio all'appuntamento con il sindaco Oreste Giurlani, per parlare della questione piscina. C'erano i ragazzi dell'istituto Marchi, i bambini e le famiglie della scuola nuoto, i nuotatori agonisti, i lavoratori della piscina. Due soli assenti: le parti in causa. Non c'era Rinaldo Vanni, presidente della provincia, né Acquatica, la società che da alcuni anni gestisce l'impianto, cui la Provincia ha ingiunto la riconsegna della struttura. L'assenza del primo era annunciata, la seconda ha fatto arrivare una lettera in cui, annunciando agli utenti la risoluzione del contratto, sottolinea come sia arrivata in un momento in cui era aperto un tavolo di trattativa cui stava partecipando anche Giurlani, in cui 'l'elemento cardine- afferma -era per tutti il dovere di ripristinare l'erogazione del servizio. Aperte piscina e palestra e ripartite, non senza difficoltà, le tradizionali attività, la Provincia, invece di mantenere la parola data in sede di riunione, dopo pochi giorni di attività ci fa pervenire una missiva di risoluzione del contratto'.

Il sindaco, riproponendosi come garante in un nuovo tavolo fra le due parti e impegnandosi a indire una riunione cui parteciperà anche Vanni «il 2, il 3, il 4 dicembre», ha confermato le parole di Acquatica; questa, specificando che la chiusura non dipende dalla sua volontà, ha annunciato ricorso 'nelle sedi opportune'. L'esito dell'incontro non ha soddisfatto i partecipanti. Il sindaco ha ventilato tre possibili conclusioni: la più ottimistica, ma meno probabile, è che si trovi un accordo per terminare la stagione; la peggiore, la più probabile, in parte già annunciata dalla comunicazione di Acquatica, l'apertura di un contenzioso che porterà ad una lunga chiusura; infine, quella per cui, al momento in cui i gestori restituissero l'impianto, la Provincia affidi la gestione provvisoria all'amministrazione comunale, in attesa di un nuovo bando di gara.

«La decisione di chiudere - ha detto Gurlani - è un duro colpo per gli utenti e la città, avrei voluto che la Provincia venisse per spiegare le sue ragioni e dire cosa intende fare dopo la chiusura. Io ho scritto dando la disponibilità a farci carico, in convenzione, della struttura. Ho proposto che, per consentire alle scuole di usare la palestra, i gestori ce la affidassero, dietro pagamento di un canone da utilizzare per la piscina. Ma c'è un precedente: abbiamo concesso al Liceo Lorenzini di usufruire degli spazi del palasport chiedendo alla Provincia di pagare solo le utenze. Non lo fa. Cosa dovrei fare, togliere la palestra anche ai 1000 ragazzi del liceo? Ce ne facciamo carico noi».