Pescia, momenti di tensione per le manifestazioni sull'immigrazione

Da una parte Casa Pound ha sfilato per chiedere più tutele per gli italiani, dall'altra i comitati antifascisti a sostegno dei rifiugiati

Un momento del passaggio dei militanti di Casa Pound

Un momento del passaggio dei militanti di Casa Pound

Montecatini 28 settembre 2014 - Traffico bloccato in via Amendola, borgo della Vittoria, ruga Orlandi e piazza Mazzini. Serrande dei negozi tirate giù. Genitori preoccupati di tenere al sicuro i figli più piccoli. Tantissimi tra carabinieri, poliziotti e vigili urbani sparsi per le vie del centro. Nuclei operativi antisommossa e unità cinofile antiesplosivo pronte ad intervenire. Insomma, una città blindata per il passaggio del corteo di CasaPound Italia. In tanti, ma meno di quanti le stesse forze dell’ordine prevedevano, sono partiti dalla piazza antistante l’ex mercato dei Fiori di via Amendola e sfilato per la città sventolando la bandiera tricolore al grido di «Basta immigrazione. Prima gli italiani».

 

La marcia era organizzata per dire «stop» al continuo arrivo di immigrati a Pescia e per denunciare che «i cittadini italiani sono stanchi di essere discriminati, sono stanchi di lavorare una vita pagando le tasse per poi vedersi scavalcati nelle graduatorie dei servizi sociali da qualcuno sbarcato in Italia il giorno prima». Nelle stesse ore, nei pressi della passerella Sforzini si sono radunati alcune decine di simpatizzanti dell’associazione “Lokomotiv di Pietreto” e del “Comitato Antifascista Valdinievole”. Questi, al contrario dei primi, rivendicavano «diritti per tutti». «Migrare non è un reato. Solidarietà ed accoglienza ai profughi e ai migranti».

 

Il timore che i due gruppi, con convinzioni evidentemente opposte tra loro, venissero a contatto era altissimo. Ecco il motivo di tanto dispiegamento di forze in città. Un tentativo di “avvicinamento” tra i due gruppi c’è stato, in via Bonvicini, nei pressi dell’ex cinema Splendor. Ma grazie all’eccellente lavoro di carabinieri e poliziotti tutto è filato liscio. Il corteo di Casapound è poi giunto in piazza Mazzini. Domani è invece il turno della “Festa dell’Integrazione”, dalle ore 15 alle ore 20 sul lungofiume Birindelli. E’ promossa da un gruppo di realtà partitiche e sociali pesciatine e del territorio limitrofo, che «di fronte a manifestazioni di stampo razzista e alla situazione di insofferenza venutasi a creare nella nostra città, hanno deciso di manifestare la propria solidarietà a coloro che attraversando il Mediterraneo hanno cercato sfuggire a situazioni di conflitto e povertà». Tra i promotori ci sono è la convinzione degli organizzatori, Rifondazione Comunista, Partito Democratico, Giovani Democratici, Sinistra Ecologia e Libertà, Arci, Associazione Lucignolo Associazione Montagnardi, Cgil, Lokomotiv, Anpi Pescia, Pescia è di Tutti, Pescia Insieme, Socialisti Pescia e L'Altra Europa con Tsipras.