Torretta, la salvezza dagli studenti. Uno studio per recuperare il parco

Collaborazione con i dipartimenti di architettura e ingegneria civile

La presentazione dello studio effttuato dall’università di Firenze (Foto Goiorani)

La presentazione dello studio effttuato dall’università di Firenze (Foto Goiorani)

Montecatini, 23 aprile 2015 - Un passo avanti per il il restauro e la valorizzazione del parco storico della Torretta grazie allo studio nato dalla collaborazione tra Comune, Società Terme e dipartimenti di architettura ed ingegneria civile ed ambientale dell’Università di Firenze. La presentazione dello studio ha visto i professori Giuseppe Centauro, Grazia Tucci e l’architetto Demetrio Cutrupi (tutor del seminario tematico) relazionare sul progetto, alla presenza del sindaco Giuseppe Bellandi e dell’amministratore unico di Terme Fabrizio Raffaelli, nonché dell’architetto Claudia Massi, che ha collaborato al seminario tematico, così come le ricercatrici Valentina Bonora, Daniela Chiesi, Cristina Nadia Grandin. Tra gli appassionati che hanno contribuito al lavoro dei ricercatori anche Bruna Rossi, mentre l’albergatore Dante Simoncini è stato tra i primi ispiratori di questa collaborazione: «Sapevo – spiega – che Centauro avrebbe potuto effettuare un lavoro scientifico di qualità per il parco della Torretta».

Lo studio, come chiarito dal sindaco Bellandi «costituisce un importante patrimonio conoscitivo ricavato grazie alla collaborazione con l’università, che rappresenta un primo step. Il progetto si va aggiungere ad altri e si candida ad un’eventuale esecutività, ad avere un appeal per eventuali investitori. Sicuramente, il progetto realizzato dall’università è una realtà che prima non esisteva e che aumenta il ventaglio delle possibilità per il futuro del parco della Torretta». Raffaelli si è detto contento «di aver iniziato un cammino di questo tipo. Abbiamo cominciato a rendere fruibile al pubblico il Parco della Torretta con la creazione del Parco dei falchi e ora questo studio è un ulteriore importante passo». Per lo studio, come spiegato dalla professoressa Tucci, sono state utilizzate le tecnologie più sofisticate, droni ed innovative metodiche di rilievo e rappresentazione. Cutrupi annuncia: «Sapremmo già come proseguire l’attività di studio e cioè potremmo concentrarla sui percorsi ipogei, sotterranei». Centauro ha descritto il lavoro svolto dagli studenti: «I gruppi di studio – ha detto - hanno realizzato proposte per il parco, attraverso un percorso emozionale, concettuale, critico».