"Ogni giorno ha il suo male", il capo della mobile Fusco presenta il suo libro

Successo della presentazione condotta da Monica Magi nell'ultimo appuntamento di "Sere d'estate"

Un momento della presentazione del libro

Un momento della presentazione del libro

Montecatini 4 settembre 2014 - Antonio Fusco, capo della squadra mobile di Pistoia, racconta i diversi piani di lettura della sua prima opera, dal titolo: “Ogni giorno ha il suo male”. Un noir, un libro avvincente, di quelli che, una volta iniziati, non si abbandonano fino alla fine, sia per il desiderio di arrivare quanto prima alla soluzione del mistero, sia per lo stile scorrevole, intessuto di quella ‘semplicità complessa’ che fa scivolare gli occhi sulla pagina.

 ha risposto alle domande di Jacqueline Monica Magi, magistrato, autrice lei stessa di libri di successo, che ha moderato gli appuntamenti letterari by night a Montecatini, nell’ambito della manifestazione “Sere d’Estate”, voluta dal Centro commerciale naturale Montecatini Terme, che ha coniugato aperture serali dei negozi e tanti eventi. Per la presentazione di ieri sera, che si è svolto in piazza del Popolo angolo via Solferino, è stata registrata un’affluenza di pubblico elevatissima. Fusco, nella sua opera d’esordio, ha tratteggiato la figura del commissario Casabona, raccontando il poliziotto, ma anche l’uomo, con i suoi affetti familiari, lo spaccato complesso della sua umanità, dipingendo i tratti dell’animo di un personaggio, che, come annunciato dallo stesso autore, visto il successo della sua ‘prima vita’, ne vivrà di nuove in un prossimo libro.

 pubblico ha posto molte domande a Fusco, tra le quali quella relativa al momento della giornata in cui si dedica alla scrittura. “E’ chiaro – ha affermato Fusco – che prima di tutto viene il lavoro, l’impegno investigativo e solo dopo il tempo dedicato alla scrittura. E’ anche vero – ha dichiarato rispondendo ad una domanda di Jacqueline Magi – che il lavoro che svolgo mi dà una competenza che mi ha permesso di scrivere un libro come questo senza dover ricorrere a consulenti. Se nel libro ci sono riferimenti a fatti realmente accaduti? Ovviamente no. Ci può essere, al massimo, l’eco di un’atmosfera legata a certi luoghi, ma, naturalmente, tutti i nomi ed i riferimenti sono di pura fantasia”.

Valentina Spisa