Montecatini centro, verso l'abbattimento della stazione

Sono gli effetti del raddoppio della ferrovia

La stazione di Montecatini Centro

La stazione di Montecatini Centro

Montecatini, 29 maggio 2016 - Il raddoppio della ferrovia potrebbe causare la chiusura e l'abbattimento della stazione Montecatini Centro, in piazza Gramsci. L'edificio, in ogni caso, potrebbe essere acquisito dal Comune, per spostare qui alcuni uffici. E'questa la sorte prevista per l'edificio, che risale ai primi anni Sessanta dell'Ottocento.

Dopo una chiusura di circa trent'anni, in cui l'attività della biglietteria si svolgeva in un edificio precario realizzato tra la stazione e la Lazzi, nel 1997, la struttura è stata riaperta, dopo una ristrutturazione. La notizia della chiusura e del possibile abbattimento da parte di Rfi è venuta fuori ieri pomeriggio, in municipio, durante il primo incontro tra il sindaco, gli assessori, i consiglieri e i cittadini, nel ambito del ciclo “Un sabato per la tua città”.

All'appuntamento erano presenti molte persone residenti nella zone Est, Ovest, Casina Rossa, centro storico, Montecatini Alto e Nievole. La gran parte dei presenti ha rivolto domande sul raddoppio ferroviario, ormai divenuto il tema del giorno a Montecatini, al sindaco Giuseppe Bellandi. Ed è stato lui ad annunciare la chiusura della stazione di piazza Gramsci in seguito al raddoppio della ferrovia in città.

Montecatini Centro – ha spiegato – al termine dei lavori legati raddoppio, sarà chiusa di sicuro. Rfi ritiene l'edificio abbattibile, anche se ciò non esclude un'acquisizione da parte dell'amministrazione comunale. A mio avviso, sarebbe possibile spostare alcuni uffici dell'ente all'interno della struttura”. Bellandi ha dovuto affrontare anche il tema legato alla soluzione progettuale per concretizzare il raddoppio della linea ferroviaria. “Sopraelevata o a raso? - ha detto – Di sicuro non sono per l'interramento, che comporterebbe seri rischi idraulici”.

Ma questa soluzione, invece, è piaciuta a molte persone che hanno sollecitato al sindaco un tracciato che passi sottoterra. “Sarebbe la soluzione migliore e all'altezza del periodo storico in cui viviamo. Come mai è stato possibile realizzarla sotto la Manica e, a Montecatini, per poche centinaia di metri, non è possibile intervenire”, ha detto uno dei presenti a Bellandi.

“E'vero – ha risposto il sindaco – siamo nel terzo millennio, ma, come potete vedere, a Firenze è bloccato tutto. Il tracciato sotto la Manica è stato realizzabile perché sotto la roccia, dove è possibile agire in piena libertà, senza troppi problemi”. La possibile chiusura della stazione di piazza Gramsci in seguito al raddoppio della ferrovia, in ogni caso, non è una novità. Nel 2002, durante un incontro organizzato in Comune, durante l'amministrazione di Ettore Severi, l'allora dirigente dei lavori pubblici della Provincia Paolo Mazzoni sollevò proprio questa ipotesi.