Venerdì 26 Aprile 2024

La Cava grigia diventa una palestra per i rocciatori

Protocollo di intesa tra Comune, Cai e Università di Firenze

La Cava grigia diventa una palestra per i rocciatori

La Cava grigia diventa una palestra per i rocciatori

Montecatini 4 dicembre 2014 - Forse non vedremo Tom Cruise arrampicarsi a mani nude sulla roccia a strapiombo in una «mission impossible» ma di sicuro molti altri atleti ed appassionati a breve avranno il loro spazio d'allenamento all'aperto a Monsummano. La cava grigia di Monsummano Alto infatti non è più interdetta all'accesso, grazie anche alla volontà della proprietà Grotta giusti e entro al massimo la prossima primavera sarà ufficialmente attivata la palestra di roccia, che già adesso vede una presenza  intorno ai 14.000 appassionati solo tra i soci del Cai tosco emiliano, ma il numero è sicuramente in aumento.

 

Il progetto per il recupero ad uso palestra della parete rocciosa ha radici lontane e già l'anno scorso il Comune ed il Cai affidarono l'incarico a tecnici esperti dell'università di Firenze, tra cui il geologo Carlo Alberto Garzonio e la cartografa Grazia Tucci che fu a cura e spese del Club Alpino Italiano, come previsto dal protocollo d’Intesa. Una volta ultimate le verifiche e la conseguente messa in sicurezza, a primavera ci sarà l'inaugurazione. L'area, nata dalla dismissione della raccolta di materiale roccioso che avveniva nella cava, sarà  utilizzabile anche per l’attività di esercitazione e formazione degli operatori del Soccorso Alpino che operano nell’ambito della Protezione Civile nazionale, regionale e comunale.

 

Tuttavia, atleti, volontari e comune non sono stati gli unici a guardare con lungimiranza al riutilizzo e soprattutto al recupero della cava grigia come risorsa ambientale e soprattutto turistica. Insieme ad essi infatti il Fondo comune di investimento immobiliare Cosimo I, la STB Società delle Terme e del Benessere Spa di Grotta Giusti ed il Cai, il club Alpino, hanno dimostrato interesse già dal momento della firma del protocollo per il recupero, dell'anno scorso. «La palestra di roccia a cielo aperto - ha detto soddisfatto il sindaco di Monsummano Rinaldo Vanni - certo non risolve tutto l'aspetto del rilancio del turismo qui da noi ma ne è sicuramente un volano importante, specialmente se lo vediamo legato alle Grotte termali ed alle altre bellezze che la nostra città ha e che si classificano come rare o addirittura uniche al mondo.

 

Questa dunque è un'offerta sportiva, ma anche culturale e turistica che abbiamo e che vogliamo mantenere e valorizzare nel tempo». E proprio qui si incastona anche l'intervento del professor Carlo Alberto Garzonio e della dottorezza Grazia Tucci del'univeristà di Firenze, perchè gli studi ed i rilievi effettuati, serviranno per monitorare i cambiamenti futuri della roccia e la conseguente sicurezza. «Quella della cava è una ricchezza rara non solo perchè si va ad aggiungere ad altre ricchezze geologiche di Monsummano, come ad esempio le grotte termali, uniche a mondo per derivazione e mofologia, o per i materiali rocciosi con cui sono stati fatti numerosi monumenti e chiese pistoiesi ma anche perchè se si vuole conoscere davvero la struttura tettonica della Toscana bisogna venire a Monsummano o andare all'Elba. Senza considerare che Monsummano presenta anche le caratteristiche climatiche perfette per lo sport della roccia». Soddisfatto anche il presidente del Cai di firenze Aldo Terreni che  ha anticipato che la palestra a cielo aperto sarà utilizzata in futuro anche per l'allenamento di bambini e di persone con disabilità