Un monumento dedicato a Massimo Massimi e a tutte le vittime della strada

Sabato prossimo l'inaugurazione a Ponte Buggianese

Il sindaco di Ponte Pier Luigi Galligani (a sinistra) e Massimiliano Massimi

Il sindaco di Ponte Pier Luigi Galligani (a sinistra) e Massimiliano Massimi

Montecatini 11 ottobre 2015 - «Per perpetuare il ricordo di Massimo Massimi e quello di tutte le vittime di incidenti stradali anche alle future generazioni» sabato 17 ottobre, alle 16, a Ponte Buggianese, in piazza Annigoni, sarà inaugurato il monumento intitolato a: «Massimo Massimi e a tutte le vittime della strada».

 

La scultura di Mauro Vaccai nasce per volere della famiglia Massimi – Poggetti che l'ha fatta realizzare «a propria cura ed a proprie spese» per non dimenticare il valore e la sacralità della vita umana, nel nome di Massimo, vittima della strada a soli 17 anni, il 23 ottobre 2014, a cui è stato dedicato anche il primo memorial gara podistica di ieri.

 

L'inaugurazione vedrà la partecipazione delle autorità civili e militari della provincia, di esponenti delle istituzioni - tra i quali il viceministro Riccardo Nencini e i sottosegretari Luca Lotti e Cosimo Ferri - e sarà anche occasione per fare il punto sull'iter per l'introduzione dell'omicidio stradale. Ieri in municipio a Ponte, il sindaco Pier Luigi Galligani ed il padre di Massimo, il luogotenente dei carabinieri Massimiliano Massimi, che è intervenuto in veste di presidente dell'Associazione Massimo Massimi onlus, hanno presentato l'inaugurazione del monumento. 

 

«La scultura – ha spiegato il sindaco – sarà collocata in piazza Annigoni, nell'area verde, un luogo frequentato dai giovani e dalle famiglie». Proprio questo aspetto è stato decisivo per la scelta della collocazione: «In quel luogo – ha ricordato Massimiliano Massimi – c'è ancora scritto: 'Massi vive'. Era il luogo di ritrovo di mio figlio con i suoi amici, ci sono tanti giovani e tante famiglie e questo per me è molto importante. La scultura è in nome di mio figlio e di tutte le vittime della strada.

 

Sarà inaugurata il 17, perché questo era un numero carissimo a mio figlio. La nostra battaglia per l'introduzione dell'omicidio stradale è portata avanti in sintonia con l'Asaps, la «Lorenzo Guarnieri onlus' e con la «Gabriele Borgogni onlus». Siamo in contatto anche con tutte le altre realtà associative di familiari di vittime della strada.

 

Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha promesso entro l'anno l'introduzione dell'omicidio stradale in un video messaggio alla famiglia Guarnieri e nella telefonata fatta a me l'11 novembre 2014, durante la quale il premier mi ha espresso condoglianze e vicinanza e mi ha ribadito questo suo impegno personale. Noi delle associazioni ricordiamo anche che non beneficeremo della nuova legge: conduciamo questa battaglia per tutti e nel nome di tutte le vittime.

 

Ci ritroveremo il 26 ottobre davanti alla Camera dei Deputati: attualmente il testo emendato dal Senato prevede l'ebbrezza alcolica, le sostanze stupefacenti e la velocità perché sia omicidio stradale; ma a noi non basta, perché ci sono vittime uccise sulle strisce pedonali, per un'inversione a «u», per un sorpasso in prossimità di un dosso o di una curva.

 

Al Senato hanno emendato queste tre ultime casistiche lasciandole però nel reato del 590 bis che prevede le lesioni colpose: come si può punire uno che investe una persona sulle strisce procurandole lesioni e non punire per la stessa condotta uno che uccide? Noi vorremmo il testo originale con tutte le casistiche, ampliato a quei casi in cui si provoca un incidente per farsi un selfie mentre si è alla guida o leggere un sms. Vogliamo anche elevare le sanzioni pecuniarie»