Mario Marianelli (a destra) con Tony Blair
Montecatini 21 gennaio 2015 - Anche l’importante proprietà di Malindi avrà un futuro diverso: orfanotrofio e ospedale. Mario Marianelli, imprenditore nel campo della pelletteria e storico titolare del Don Carlos di Chiesina Uzzanese, non finisce di stupire. L’ha fatto da vivo – la sua, insieme al fratello Manrico, è stata una carriera imprenditoriale strabiliante – e lo fa da morto, destinando una parte cospicua della sua eredità per scopi sociale di grande livello: milioni tra ricerca medica, assitenza agli anziani ed ai bambini sofferenti, in particolare. Con gli occhi spalancati sul mondo, come li ha sempre avuti: sul territorio di Santa Croce come in Kenya, a Pisa come a Firenze. Mario e Manrico sono uomini che sono stati capaci – Manrico ancora oggi – si guardare oltre, ampie vedute, grande intuito e coraggio.
E’ un'eredità importante quella di Mario Marianelli, scomparso nell’aprile 2013, all’età di 83 anni, un uomo che ha scritto pagine importanti dell’imprenditoria toscana: le sue fortune ed i suoi successi, spaziano dalla pelletteria, agli investimenti sul litorale pisano, al mondo di alcuni grandi locali notturni. Un milione di euro è stato devoluto, per volontà di Mario, già da un anno alla Stella Maris di Calambrone dove si curano le neuropatologie infantili, mentre un milione e mezzo è stata la dotazione della Fondazione Mario Marianelli. Ieri mattina, in Comune a Santa Croce, la Fondazione – guidata da Pier Giuseppe Luti – e l’esecutore del testamento (l’avvocato Lionello Mazzoni che pubblicamente ha tratteggiato la figurta di Mario), hanno reso noto la destinazione di un ulteriore milione di euro. Tra le donazioni più cospicue quella alla Fondazione Meyer - Ospedale Pediatrico Meyer, alla quale è stata elargita la cifra di 550 mila euro per la realizzazione di un laboratorio di ricerca di avanguardia da intitolare a Mario Marianelli.L’Università di Pisa ha ricevuto un ingente contributo da investire in progetti di ricerca.