Limite di velocità, "L'alternativa era chiudere alle moto"

Il presidente della Provincia Rinaldo Vanni spiega l'ordinanza che indica il limite di 40 chilometri all'ora sulla Camporcioni: «La strada è pericolosa e la sicurezza viene prima di tutto»

Nuova segnaletica in via Camporcioni

Nuova segnaletica in via Camporcioni

Montecatini 22 luglio 2016 - Sta suscitando, com’era prevedibile, critiche il provvedimento della Provincia che fissa a 40 chilometri orari il limite su tutta la Camporcioni, da Chiesina all’intersezione con la via comunale del Gallo. I molti che non hanno gradito la decisione della Provincia dunque dovranno rassegnarsi finché non arriveranno i soldi per sistemare la strada e revocare l’ordinanza, come fa capire lo stesso Rinaldo Vanni.

I soldi però la Provincia non ne ha vero? «No, non ne ha. Sono stato costretto a prendere quella decisione» Perchè? «Perchè il panorama imposto dai tecnici della provincia poteva essere anche peggiore. Inizialmente infatti mi avevano ventilato, come soluzione tampone, di interdire lo scorrimento del traffico ai mezzi a due ruote. Una condizione assolutamente improponibile» Il limite di 40 chilometri all’ora non peggiorerà il traffico, oltre che gli umori? «Su quella strada c’è un grosso problema di sicurezza, oltre che delle responsabilità penali nel caso succeda qualcosa. La sicurezza per me viene prima di tutto. Sulla Camporcioni non c’erano alternative. Mettere il limite a 40 all’ora è stata l’unica soluzione percorribile per non dover rischiare di chiudere interamente la strada» La chiusura avrebbe inciso sicuramente sul centro commerciale, è questo che vuol dire? «Il problema è a monte purtroppo. Quando è stato progettato il centro commerciale e poi dopo il suo ampliamento, è stato fatto in modo autoreferenziale, senza pensare realmente a quelli che potevano essere i problemi di una viabilità, anche alternativa. Doveva essere fatta una rotatoria prima ancora di ampliare il centro commerciale. Per non parlare del discutibile denaro usato per asfaltare strade per il giro senza pensare al resto. L’ultimo intervento sulla Camporcioni è di 15 anni fa».

Eppure per alcuni lavori si dice che la Provincia i soldi li trovi. Cosa dice riguardo alla rotatoria di villa Ankuri, considerata dai più inutile? «Fosse stato per me non si sarebbe fatta. Era un progetto già pronto che ha finanziato il Comune, non direttamente la provincia». Ma allora se non si trovano i soldi per la Camporcioni, il problema non si risolverà mai? «No, non si risolverà, per ora». Una notizia positiva almeno c’è? «La situazione è momentanea. Ho intanto previsto un tavolo di concertazione con gli altri comuni per trovare finanziamenti per fare dei lavori per uno slargo che favorisca la svolta a destra all’incrocio. I costi si aggirano intorno ai 50 o 60mila euro e a breve faremo una riunione con gli 11 comuni in modo da capire in quale parte ognuno potrà contribuire».   

Arianna Fisicaro