Comune, accordo in maggioranza per l'affidamento esterno di una serie di progetti dei lavori pubblici

L'ex assessore Sartoni all'attacco: "L'amministrazione dispone dei tecnici per fare tutto tramite gli uffici"

Il sindaco Giuseppe Bellandi

Il sindaco Giuseppe Bellandi

Montecatini 8 ottobre 2015 - La maggioranza trova un accordo sull’affidamento esterno di una serie di progetti del settore lavori pubblici. Il vertice tenuto lunedì sera sembra aver serrato le fila nel centrosinistra, dopo perplessità e divisioni silenziose. La variazione di bilancio relativa agli incarichi professionali scende da 90mila a 75mila euro, mentre la decisione sarà motivata da una relazione realizzata dai funzionari.Il provvedimento, entro la fine della settimana, sarà valutato dall’apposita commissione, mentre, tra pochi giorni, andrà in votazione nella seduta del consiglio che sta per essere convocata.

 

La variazione di bilancio, secondo varie indiscrezioni, potrebbe ottenere il via libera da alcuni esponenti della minoranza. La vicenda può essere considerata conclusa? Secondo l’ex assessore Alessandro Sartoni, esponente dell’amministrazione di Ettore Severi, la scelta della maggioranza non è certo delle migliori. “Con i parametri della vecchia normativa – sottolinea - la situazione sarebbe stata questa: carenza di personale tecnico (una dozzina fra ingegneri, architetti, geometri), difficoltà a rispettare i tempi di programmazione (i maghi della proroga i problemi non li hanno sulla progettazione, ma su tutto il resto), particolare complessità tecnica (ingegneri e architetti a questo servono e non ci sarebbe da realizzare il ponte sullo Stretto di Messina) e molteplicità di competenze (ingegneri, architetti, geometri, abbiamo pure il geologo!). 

 

Nel Codice degli appalti si parla invece di preventiva (e negativa) ricognizione interna da allargare agli uffici di altre pubbliche amministrazioni prima di gestire progettazioni con incarichi all’esterno. Un Comune che presta un architetto a Ponte Buggianese spende per incarichi esterni? Un bambino capirebbe che siamo di fronte ad incoerenza manifesta.Che una dozzina di tecnici disseminati in varie mansioni, non siano in grado di provvedere alla progettazione di un Comune come Montecatini , a chi ha esperienza di pubblica amministrazione pare lettura debolissima, una sorta di foglia di fico.

 

Se con gli incarichi esterni si volesse supplire a deficienze di chi gioca a nascondino, di chi non vuol assumersi responsabilità o di qualche tecnico di insufficienti capacità diventerebbe un discorso diverso. Il problema non risiederebbe nell’affidare incarichi esterni, cosa in alcuni casi ineluttabile, ma nella selezione e gestione delle risorse umane, inadeguate per qualità ed esperienza ai bisogni dell’ente. Questo sarebbe grave.

 

Si pensi agli arrivi per mobilità: gli amministratori di turno (sindaco e assessori interessati), d’accordo con la struttura, scelgono profili professionali disponibili a trasferirsi da un’amministrazione all’altra. Una sorta di chiamata ad personam che non è selezione su concorso. E allora la colpa della politica si amplierebbe a dismisura, abbracciando scelta del personale, sua gestione e, ciliegina sulla torta, predisposizione di delibere al limite del temerario”.