"Interramento della ferrovia, c'è un accordo firmato"

L'ex sindaco Severi ricorda: "Rfi doveva fare il progetto esecutivo"

L'ex sindaco Ettore Severi (a sinistra) con l'ex ministro  Altero Matteoli

L'ex sindaco Ettore Severi (a sinistra) con l'ex ministro Altero Matteoli

Montecatini 27 aprile 2016 - “L'interramento della ferrovia in città è stato inserito all'interno di strumenti programmatici e urbanistici che hanno visto coinvolte varie amministrazioni, di colori politici differenti, da Roma a Montecatini. Rfi aveva ricevuto l'incarico di realizzare il progetto definitivo e quello esecutivo in questo senso, dobbiamo ricordarlo. Altro che intervento fantascientifico e irrealizzabile. Qualcuno potrebbe spiegarci che cosa è successo e perché sembra essere stato tutto abbandonato?” L'ex sindaco Ettore Severi chiede chiarimenti sulla vicenda del raddoppio ferroviario in città e ricorda i documenti ufficiali dove l'interramento veniva scelto come soluzione e si dava avvio a questo obiettivo.

“Adesso – ricorda – secondo Rfi, il passaggio a raso sembra la soluzione più realistica ed economica. Da ex amministratore e cittadino, mi chiedo a cosa possono mai servire gli accordi di programma se vengano puntualmente disattesi? Come quello sottoscritto da Regione, Comune e Rete Ferroviaria Italiana nel 2003, con un investimento da 60 milioni di euro, o quello tra Regione e Provincia del 2005, il patto per lo sviluppo locale approvato a Firenze, senza dimenticare il piano strutturale in vigore e il regolamento urbanistico adottato da Montecatini”.

Severi vuole chiarimenti da tutti gli attori, politici e non, coinvolti nella vicenda. “Perché ciò che in Regione è stato portato avanti da Claudio Martini – domanda l'ex sindaco - non viene seguito da Enrico Rossi? Perché Gianfranco Venturi ha portato avanti determinate scelte in Provincia, e, dopo, Federica Fratoni e Rinaldo Vanni non le hanno più seguite? Anche l'allora ministro delle infrastrutture Altero Matteoli garantì il sostegno dell'esecutivo al progetto. In quel periodo, per Rfi, l'intervento era seguito da Angelo Pezzati, direttore compartimentale a Firenze.

Sarebbe utile che Maurizio Gentile, amministratore delegato della società, facesse chiarezza sul mandato preciso che le era stato dato. Dove sono la valutazione di impatto ambientale e i progetti definitivi?”. Severi ricorda che “importanti risorse per realizzare l'interramento sarebbero arrivate da una serie di outlet da realizzare negli spazi lasciati liberi dalla ferrovia. Oggi, in mezzo a questo rumoroso silenzio, non si tiene conto di tutti i percorsi, amministrativi e urbanistici, già avviati, come se non ci fossero mai stati. L'amministrazione più vicina ai cittadini, invece, ha il dovere di programmare il futuro in modo coscienzioso. Dare risposte esaurienti su come stanno davvero le cose sarebbe il minimo”.