Mercoledì 24 Aprile 2024

Giovanna Piattelli, la dirigente del Comune venne uccisa nel suo ufficio cinque anni fa

L'ex autista di scuolabus Silvano Condotti,licenziato dall'amministrazione, le tolse la vita e si suicidò

Giovanna Piattelli

Giovanna Piattelli

Montecatini 21 gennaio 2015 - Uno sparo e il terrore. Giovanna Piattelli, dirigente alla cultura e al turismo del Comune di Montecatini, è stata uccisa il 21 gennaio del 2010 nel proprio ufficio intorno alle 16.15 da Silvano Condotti,, un ex dipendente comunale, che successivamente si è suicidato nella propria abitazione. L'omicida ha sparato un solo colpo, alla testa, alla donna. I colleghi della vittima, sentito lo sparo, sono subito accorsi nella stanza della dirigente. Dopo sono trascorsi alcuni, interminabili, minuti, in cui i funzionari del municipio si sono barricati nelle loro stanze. "

 

"Temevano che l'uomo fosse ancora all'interno della sede", ha spiegato il sindaco Giuseppe Bellandi, di rientro a Montecatini da un impegno fuori città. Piattelli, 60 anni, lavorava da una vita in Comune. Condotti, 55 anni, era un ex autista di scuolabus, in servizio al Comune, fino al suo licenziamento. Dopo la scoperta dell'assassinio di Piattelli, le forze dell'ordine hanno deciso di mettere sotto tutela anche altri dipendenti comunali e l'ex sindaco Ettore Severi, sospettando che l'uomo potesse avere intenzione di raggiungere tutti gli ex colleghi e far loro del male. Prima di scoprire il cadavere dell'omicida, le forze dell'ordine avevano istituito una serie di posti di blocco.

 

L'ex autista di scuolabus, come hanno riferito gli agenti che ne seguivano la fuga, si è sparato un colpo di pistola in bocca quando ha visto che la sua abitazione era stata circondata dagli uomini della squadra mobile di Pistoia che erano sulle sue tracce. Condotti era scappato immediatamente dopo aver sparato alla dirigente del Comune,  e si era rifugiato in casa, dove si trovava da solo. Gli agenti lo avrebbero visto chiaramente ad una finestra rivolgere l'arma verso se stesso e far scattare il grilletto.  La salma di Giovanna Piattelli, nella serata del 21 gennaio 2010,  è stata rimossa e trasportata all'obitorio, dopo i primi esami medico legali e i rilievi della polizia scientifica nella stanza dove è stata uccisa.

 

Contemporaneamente altre squadre della scientifica hanno eseguito i rilievi in via Cadorna a Montecatini nell'abitazione dove Silvano Condotti si è sparato un colpo di pistola quando ha visto la sua casa circondata dalla polizia. Intanto è emerso che la pistola con cui Condotti ha sparato era regolarmente detenuta. Sulla scalinata del Comune si sono radunate, oltre ai dipendenti comunali colleghi della vittima, alcune decine di cittadini che si sentono coinvolti nella vicenda.  La polizia ha scoperto all'interno dell'abitazione dell'assassino di Giovanna Piattelli un bigliettoin cui l'uomo prefigurava e progettava l'atto di uccidere la ex collega per vendicarsi del licenziamento.

 

Nel mirino dell'uomo, 55enne, anche l'ex sindaco Severi e altre persone ritenute responsabili per il suo allontanamento dal lavoro. Nello scritto Condotti parlava anche del successivo suicidio: "Questa è la prima, poi verrà la parte più difficile''. La squadra mobile sta interrogando i testimoni a conoscenza delle ragioni che avevano portato al licenziamento dell'ex autista di scuolabus, avvenuto nel 2004. Secondo quanto emerso dalle ricostruzioni, l'ex autista di scuolabus aveva subito una condanna penale per lesioni per aver dato uno scapaccione ad uno dei bambini trasportati sui pulmini. L'uomo aveva perso la pazienza ma, nonostante il chiarimento avuto con la madre del bimbo, arrivò la denuncia penale. In seguito alla condanna del 2002 si aprì la procedura dirigenziale del Comune di Montecatini per allontanarlo dal lavoro. Nel 2004 ci fu il lic​enziamento definitivo e dal quel momento Silvano Condotti ha covato un malessere di cui si sono fatti testimoni anche i dipendenti comunali sentiti nell'ufficio del commissariato. Spesso l'assassino si recava negli uffici del Comune per continuare a manifestare le sue ragioni, per questo la sua presenza non ha destato sospetti negli altri dipendenti del municipio.  A distanza di cinque anni, il ricordo di Giovanna Piattelli continua a restare vivo nella mente di amici e colleghi.