Terme, Forza Italia vuole la convocazione della commissione sulle partecipate per valutare le dichiarazioni di Raffaelli

Quaranta e Silvestri chiedono chiarimenti sulle scelte della Regione

Fabrizio Raffaelli, ex amministratore unico delle Terme

Fabrizio Raffaelli, ex amministratore unico delle Terme

Montecatini 3 maggio 2015 - Forza Italia chiede la convocazione urgente della commissione consiliare per il controllo delle società partecipate allo scopo di valutare le ultime dichiarazioni rilasciate dall’ex amministratore unico delle Terme Fabrizio Raffaelli. Il gruppo di minoranza sollecita in modo particolare chiarimenti sulle scelte e le decisioni prese dalla Regione, azionista di maggioranza della società di viale Verdi. Andrea Quaranta, capogruppo in consiglio comunale, e Marco Silvestri, coordinatore comunale del partito, sollecitano risposte agli interrogativi sollevati dalle affermazioni da Raffaelli.

 

Intanto, negli uffici di viale Verdi, si è insediato il nuovo amministratore unico Carlo Brogioni.  «Ho seguito la conferenza stampa di Raffaelli – sottolinea Quaranta – dove ha fatto dichiarazioni e accuse importanti. Adesso tutta la città vuole avere risposte concrete. Non riusciamo a capire il motivo per cui la Regione non voglia far ripartire i lavori alle Leopoldine. A Firenze ci sono funzionari che seguono le vicende dell’azienda da venti anni e sono passati attraverso situazioni importanti, come l’affidamento dell’azienda agli ascolani e il ritorno in mano pubblica».

 

«Certi comportamenti  -  prosegue - devono essere chiariti al più presto. Intanto, la commissione consiliare per il controllo delle società partecipate non si sta riunendo. Questo organismo avrebbe dovuto analizzare il bilancio 2014 dell’azienda, ma così non è stato fatto e non lo riteniamo giusto. Chiediamo alla presidente Silvia Motroni di fissare al più presto una seduta dell’organismo di controllo, dove affrontare le dichiarazioni fatte da Raffaelli. È il minimo in una situazione come quella che si è venuta a creare. Oltretutto, il sindaco Beppe Bellandi, quando deve partecipare all’assemblea dei soci delle Terme non passa mai dal consiglio comunale, come faceva correttamente Ettore Severi, ma chiede il mandato alla giunta, senza informare i consiglieri, come sarebbe più giusto e corretto».  

 

Silvestri  ricorda che «le Terme chiudono il 2014 con una perdita di circa 714mila euro. In base alle attuali normative, anche se stiamo attendendo chiarimenti ulteriori, il Comune potrebbe trovarsi costretto a stanziare un fondo di garanzia a copertura della situazione, togliendo risorse ad altre voci del bilancio di Montecatini. Sulla ripresa dei lavori alle Leopoldime, la Regione si è messa di traverso, bloccando tutto. Eppure a Firenze sapevano bene che la situazione realtiva al mutuo sottoscritto con il pool di banche guidato da Bnl non era affatto semplice. Intanto la commissione tecnica, da cui dovrebbe arrivare la soluzione per i problemi delle Terme, si sta riunendo poco». I due esponenti della minoranza vogliono chiarezza anche sulla vicenda legata all’ex consulente della società Giancarlo Sassoli. In base alle dichiarazioni di Raffaelli, l’ex direttore generale dell’Asl della Versilia sarebbe stato sfiduciato dalla Regione, che avrebbe sollecitato all’amministratore unico la sua cacciata e la sostituzione immediata. «Quali motivi – domandano – hanno portato a una scelta di questo genere?»