Raddoppio della ferrovia e passaggi a livello, comitato all'attacco

Polemica con il sindaco di Pieve: "Abbandonati interventi funzionali e assenza di informazioni sui tempi"

Polemica sul raddoppio della ferrovia

Polemica sul raddoppio della ferrovia

Montecatini 10 ottobre 2015 - Il Comitato per il Territorio di Pieve a Nievole all’attacco sul tema del raddoppio ferroviario e sui passaggi a livello. " Il sindaco negli ultimi giorni – dichiara – ha manifestato la volontà di attivare una campagna informativa sui lavori che interessano Pieve a Nievole, senza però fornire il tempi. Sarebbe stato opportuno farlo prima e coinvolgere la popolazione sulle scelte dell’amministrazione per dare a tutti la possibilità di fare le proprie osservazioni al progetto. La domanda che ci facciamo è: perchè affrontare un’opera faraonica che comporta rischi gravi e costi di futura manutenzione a carico del Comune non quantificati e non quantificabili? Potrebbero essere valutate altre soluzioni meno costose per gli enti e quindi per i cittadini, meno pericolose perché non andrebbero a toccare l’equilibro idrogeologico della zona e non invasive per la popolazione?

 

Non si tratta di un’unica soluzione: qui c’è la possibilità di valutarne diverse. La soluzione della soprelevata parziale, studiata e proposta 6 anni fa da un architetto della zona, permetterebbe di sfruttare le altimetrie già presenti con poco impatto e a costi ragionevoli. In località Colonna la ferrovia è già ora ampiamente soprelevata e continua di fatto ad esserlo per circa 200 metri dopo il superamento della Provinciale in direzione Montecatini. Aggiungendo da questo punto circa 900 metri di ulteriore sopraelevazione su pilastri (fino all’attuale passaggio a livello all’altezza del casello A11) si otterrebbe una completa permeabilità tra le due zone Sud e Nord della Pieve. I due passaggi a livello sarebbero trasformati in altrettanti passaggi liberi a raso, aumentandone anche le corsie e ne potrebbero essere creati ulteriori.

 

Al termine di questa tratta la linea avrebbe lo spazio necessario per ridiscendere di livello e passare sotto il viadotto stradale. In pratica sarebbe la soluzione speculare, prevista dallo stesso progetto, della tratta che attraversa Montecatini dove si avrebbe la zona di salita subito dopo la stazione e la sopraelevata da via Tripoli fino al ricongiungimento alla quota attuale sopra viale Leonardo da Vinci poco prima dello stadio. Anche qui i tre passaggi a livello esistenti sarebbero trasformati in passaggi liberi a raso. Il progetto non è agli atti, è vero. Infatti una domanda è la seguente: perché questo studio non è stato preso in considerazione? A Montecatini, questo professionista è stato invitato a tenere conferenze e corsi negli uffici tecnici comunali. Perché a Pieve non è stato fatto? Tale soluzione non comporterebbe alcun cambiamento di viabilità per Pieve. 

 

Circa il progetto della Provincia del 2004 Durante la precedente amministrazione comunale è stato annullato un progetto che prevedeva la realizzazione della strada di comunicazione, dove, nel primo tratto passava per i campi tuttora presenti, sottopassava la ferrovia e poi correva tra l’argine della Nievole e la ferrovia attraversando anche in questo caso i campi. Solo nell’ultimo tratto, prima di congiungersi con la Via Empolese, ledeva delle proprietà private. La strada doveva passare sotto la ferrovia in un punto dove quest’ultima corre a circa 4 metri sopra il livello stradale. Non sarebbe stato necessario scavare quanto è previsto dal progetto attuale.

 

Ci domandiamo perchè questo progetto è stato abbandonato e quando? Soluzione di minore impatto C’è una soluzione così facilmente intuibile che ci chiediamo perché non sia mai stata presa in considerazione: Realizzazione di una rotatoria, come nel progetto della provincia del 2004, e strada che attraversa i soli campi, supera la Nievole, fino a congiungersi con Via Fonda e poi Via Empolese. Riteniamo che questa sia la soluzione meno costosa in termini di realizzazione e di manutenzione, meno pericolosa, meno invasiva per le proprietà private. Ci domandiamo, con tutte queste soluzioni perché insistere con quella attuale ? Quali sono le motivazioni che portano a sostenere un progetto che ha costi superiori in maniera così evidente ?"