Le aziende calzaturiere della Valdinievole visitano la sede di Poltrona Frau

"Esempio importante per le certificazioni di qualità, sicurezza e ambientali"

La delegazione di Confindustria nella sede di Poltrona Frau

La delegazione di Confindustria nella sede di Poltrona Frau

Montecatini 16 marzo 2015 -  Favorire la diffusione di una nuova cultura d’impresa, attraverso lo studio e la conoscenza delle diverse eccellenze aziendali del Made in Italy. E’ con questo obiettivo che la sezione calzaturiera di Confindustria Pistoia, guidata da Federico Bartoli di Tiger Flex, è stata ricevuta dai vertici aziendali di Poltrona Frau nello stabilimento di Tolentino. Un’eccellenza italiana con quasi 500 dipendenti nelle Marche, dove si è affermato il marchio internazionale del design, coniugando abilità manifatturiera, ricerca e sostenibilità ambientale. Il programma della visita, dopo il workshop iniziale, si è sviluppato nello stabilimento nella divisione interior design, nel laboratorio interno e nel museo poltrona Frau.

 

“L’iniziativa, nell’ambito delle attività della sezione calzaturiera 2015 – dice Bartoli - mira allo scambio di esperienze e alla contaminazione tra settori diversi per migliorare l’organizzazione delle imprese calzaturiere, che si stanno evolvendo rapidamente, pur mantenendo le caratteristiche di aziende familiari con un prodotto di qualità e comunque artigianale. Queste occasioni di confronto danno stimolo e suggeriscono idee per un cambiamento nelle nostre aziende, che prima ancora che essere di natura organizzativa, è un cambiamento culturale. Cambiamento che può essere portato avanti anche attraverso lo sviluppo delle certificazioni di qualità, sulla sicurezza e ambientali".

 

"Abbiamo visto anche in questa visita a Poltrona Frau - conclude - come le certificazioni debbano essere viste come supporto ad una visione strategica dell’impresa e come valore aggiunt riconosciuto dal mercato. Nei prossimi giorni riuniremo la sezione calzaturiera di Confindustria Pistoia per concordare insieme una modalità condivisa per razionalizzare i cost dell’implementazione dei sistemi di certificazione”. Un altro passo verso l’obiettivo di passare da aziende che producono prodotti di qualità ad aziende di qualità.