Montecatini, 2 marzo 2011 - Chiudono uno dopo l’altro, come se fossero colpiti da una grave malattia. Una miriade di fondi vuoti caratterizza sempre di più corso Roma e corso Matteotti perché, quando una di queste attività cessa, nessuno prende il suo posto. Il negozio resta completamente spoglio, in attesa di un acquirente o un affittuario che, per ora, non arriva assolutamente. Fino a pochi anni fa, possedere e gestire un negozio lungo questo asse era considerato una vera e propria fortuna. Clienti locali affollavano le attività il sabato e la domenica mentre le feste natalizie portavano un vero e proprio assolto di compratori.

 

Non parliamo poi della stagione estiva: da aprile a ottobre, i curisti termali adoravano fare shopping tra corso Roma e corso Matteotti, viale IV Novembre e altre strade limitrofe. Tutti con portafogli e capacità di spesa diversi, certo, ma disponibilissimi a compare qualcosa di qualità, nel possibile. La crisi degli ultimi anni. A Montecatini e nel resto d’Italia, aveva reso la vita più difficile a tutti. Ma le chiusure a catena che sono avvenute in queste due strade, ultimamente, sono davvero impressionanti. La situazione più difficile, in corso Roma, sembra quella che si registra nel tratto tra l’incrocio del ristorante San Francisco e gli edifici a pochi passi dal Kursaal.

 

L’attivazione del parcheggio a disco orario in via Lucchese sembrerebbe un’ottima risorsa per favorire la sosta breve, richiamando acquirenti in quest’area. Lo spazio per le auto, tra l’altro, è sempre pieno e riscuote particolare successo. Ma, evidentemente, il nuovo parcheggio non è servito molto a sostenere le attività commerciali della zona, se ci sono state tutte queste chiusure. Un altro punto di sofferenza commerciale è nato in corso Matteotti, nell’asse tra via Tripoli e l’angolo con via Bassi.

 

Il caso più eclatante è quello dell’edificio che ospitava un punto vendita della media distribuzione, legato a una società legale, e un tour operator. Oggi le due attività, per vari motivi, sono scomparse e il palazzo quasi vuoto incombe in modo tetro sulla strada, comunque frequentata durante i giorni lavorativi. La situazione delle due strade, come se non bastasse, combacia con quella dell’area dietro la chiesa di Santa Maria Assunta, da tempo colpita dalla crisi commerciale. Difficoltà ad andare avanti, oltretutto, si registrano anche da alcune attività avviate nel piazzale del Kursaal, una galleria di negozi ancora poco occupata.