Tentata truffa ai danni di due anziane, scarcerato subito

Il Gip convalida l'arresto, ma consente all'uomo di lasciare la prigione

L'uomo è stato arrestato dalla polizia

L'uomo è stato arrestato dalla polizia

Montecatini 19 agosto 2016 - E’stato scarcerato ieri pomeriggio Salvatore Peluso, 44 anni, residente a Monsummano e domiciliato in albergo a Montecatini. L’uomo è stato arrestato martedì dalla squadra mobile di Lucca con l’accusa di tentata truffa aggravata relativa ad alcuni fatti avvenuti in quella città. Il giudice per le indagini preliminari, pur avendo convalidato l’arresto, ha deciso di rimettere in libertà l'uomo, difeso dall’avvocato Massimo Sardo del Foro di Pistoia con studio a Montecatini. Peluso è stato fermato martedì nella città delle mura, intorno alle 12, in via di Ronco, dove era stato visto aggirarsi per le abitazioni consultando dei biglietti di carta colorata. E, in questa zona, secondo gli agenti della questura di Lucca, l’uomo avrebbe tentato di truffare due anziane, spacciandosi per un professionista.

 

Peluso, inizialmente, si sarebbe presentato da una donna affermando di essere il commercialista del figlio e di dover riscuotere pagamenti relativi ad alcune prestazioni svolte. Ma la truffa architettata non è andata a buon fine. L’uomo, infatti, avrebbe deciso di allontanarsi dalla casa, non appena resosi conto che presto sarebbe arrivato qualcuno e il piano sarebbe potuto saltare. Lo stesso copione si sarebbe verificato in un’abitazione vicina, dove l’anziana coinvolta ha subito chiamato la figlia. Così è scattato l’allarme, con la chiamata alle forze dell’ordine. Peluso, bloccato poco dopo dagli agenti della squadra mobile di Lucca, aveva con sé alcuni biglietti relativi a potenziali vittime, contenenti indicazioni su alcune persone e le condizioni in cui vivono. Le due donne coinvolte nei tentativi di truffa, inoltre, hanno fornito una descrizione dettagliata del finto commercialista, riconoscendo Peluso in sede di individuazione fotografica.

 

L’uomo, per giustificare la sua presenza a Lucca, secondo quanto riportato dalla polizia, ha dichiarato di occuparsi della vendita di macchinette per il caffè, su mandato di una ditta del settore e di muoversi in treno per incontrare i potenziali clienti. Comunque, la società da lui indicata, ha negato l’esistenza di qualsiasi rapporto di lavoro con lui alle forze dell’ordine, dopo essere stata interpellata sulla vicenda. La questura di Lucca ha annunciato che saranno svolti ulteriori accertamenti in merito a questi fatti.