Terme, "sì alle garanzie per l’occupazione"

Il protocollo d’intesa sarà inserito nel prossimo bando di vendita

Mescitrici in abito storico alle Terme Tettuccio (qui insieme a Cinzia Silvestri). I dipendenti sono oltre cinquanta

Mescitrici in abito storico alle Terme Tettuccio (qui insieme a Cinzia Silvestri). I dipendenti sono oltre cinquanta

Montecatini Terme (Pistoia), 20 giugno 2017 - La Regione offre un protocollo di intesa ai sindacati per garantire il livello occupazionale alle Terme in vista della privatizzazione della società. I rappresentanti dei lavoratori sono usciti soddisfatti dal vertice tenuto ieri mattina a Firenze sul futuro dell’ azienda. Il bando per la manifestazione di interesse relativo all’acquisto delle quote che, nell’azienda cittadina, fanno riferimento alla Regione ha ottenuto due risposte. La prima, presentata entro i termini in modo completo, è arrivata da una cordata svizzera guidata dall’immobiliarista Francis von Buren.

L’imprenditore ha contribuito alla realizzazione del film "Oci ciornie", diretto dal regista Nikita Michalkov e girato al Tettuccio. Un’offerta informale e fuori dalla scadenza, inoltre, è giunta da Ytl Corporation, società malese protagonista di importanti investimenti sulle terme inglesi di Bath. Anche quest’ultima realtà, comunque, potrà partecipare al bando di vendita ufficiale delle quote della Regione che, per gli aggiustamenti previsti al decreto Madia, dovrebbe slittare un po’ rispetto alla scadenza del 30 settembre.

I sindacati, comunque, sono soddisfatti degli impegni presi dall’amministrazione regionale. Luisella Brotini, responsabile provinciale di Filcams-Cgil, conferma che le richieste presentate sono state accolte.

«A grandi linee – sottolinea – la bozza di protocollo che, a breve, ci verrà inviata dalla Regione, conferma quanto avevamo sollecitato. Il livello occupazionale e professionale dei dipendenti delle Terme deve essere tutelato nel miglior modo possibile, su questo non ci sono dubbi».

Giovanni Bernicchi, responsabile provinciale di Fisascat-Cisl, ricorda anche la necessità di non spezzettare il complesso aziendale e snaturare le sue funzioni. «Siamo contrari a qualsiasi spezzatino – conferma – e a qualsiasi utilizzo che snaturi i beni delle Terme rispetto agli scopi per i quali sono nati. Anche sotto questo punto di vista, abbiamo trovato risposte positive da parte della Regione».

Angela Bigheretti di Uil-Tucs ammette di essere rimasta stupita in senso positivo dall’apertura dimostrata dalla Regione. «La salvaguardia del livello occupazionale – sottolinea – rappresenta un impegno importante, indipendentemente da chi sarà l’acquirente dell’azienda. Alle Terme ci sono professionalità importanti, che conoscono bene l’azienda e possono dare un grande contributo».