Terme, percorso complesso per la revisione del contratto integrativo

L'incontro tra l'azienda e i rappresentanti dei lavoratori

Carlo Brogioni e Arabella Ventura

Carlo Brogioni e Arabella Ventura

Montecatini 16 settembre 2016 - La possibile  revisione del contratto integrativo dei lavoratori delle Terme non sarà un percorso breve o destinato a una rapida intesa, salvo sorprese. Ieri mattina, durante l’incontro tra i vertici dell’azienda e i sindacati, non sono emerse ipotesi di accordo immediato. Ogni soluzione è stata rimandata dopo il 19 settembre, la data nella quale la proprietà presenterà il piano industriale ai rappresentanti dei lavoratori. Il documento prevede nuove convenzioni con il servizio sanitario nazionale a sostegno delle Terme, anche se non si sa bene quale sia l’effettiva portata economica.

 

Sarà questa la soluzione utile per salvare la società? Intanto, restano aperti i problemi legati all’ordinaria amministrazione dell’azienda. In uno degli stabilimenti cittadini, nei giorni scorsi, sarebbe scoppiato un tubo dell’acqua calda. Come se non bastasse, molti lavoratori si sarebbero lamentati perché non avrebbero ancora riscosso le indennità relative ai contratti di solidarietà per dicembre 2015. I rappresentanti dei lavoratori mantengono forti perplessità sull’effettivo bisogno di rivedere il contratto integrativo del personale. Aniello Montuolo, segretario provinciale di Fisascat-Cisl, è molto perplesso davanti alle intenzioni dell’azienda. “Hanno dichiarato che il contratto integrativo deve essere rivisto – spiega – ma devono ricordarsi che si tratta di uno scambio di esigenze reciproche. I problemi relativi non devono essere pagati soltanto dai dipendenti delle Terme, questo concetto deve essere chiaro. A gennaio, l’amministratore unico Carlo Brogioni e la consulente Arabella Ventura hanno già tagliato un premio del personale che faceva riferimento a questa voce. Prima di dare risposte all’azienda su questa proposte, vogliamo avere risposte per il futuro”.

 

Luisella Brotini, responsabile provinciale di Filcams-Cgil, conferma il mancato avvio della revisione del contratto integrativo del personale. “Dopo l’approvazione del bilancio 2015 – spiega – e del piano industriale, ieri mattina siamo stati convocati per avviare una revisione del contratto integrativo del personale, ma non siamo entrati nel merito della questione. Prima vogliamo conoscere il piano industriale dell’azienda, che dovrebbe essere presentato il 19 settembre”. Anche Paolo Meacci e Angela Bigheretti, esponenti di Uil-Tucs, ha chiesto di conoscere il piano industriale prima di avviare qualsiasi ipotesi di accordo sulla revisione del contratto integrativo.