Terme, accordo con il Comune per la cessione della Palazzina Regia

Alla società andranno 3,5 milioni euro

Carlo Brogioni, al centro

Carlo Brogioni, al centro

Montecatini, 8 novembre 2017 - Le Terme e il Comune ufficializzano l’accordo per la vendita della Palazzina Regia. Il contratto, sottoposto comunque a una clausola che prevede la possibilità per lo Stato di effettuare una prelazione entro 90 giorni, è stato firmato ieri mattina dalla due parti nello studio del notaio Raffaele Lenzi. A febbraio 2018, se tutto dovesse concludersi come previsto, le Terme riceveranno circa 3,5 milioni di euro dal Comune per cedere la storica sede della direzione aziendale. Il primo edificio costruito a Montecatini dal granduca Pietro Leopoldo come residenza estiva della corte è destinato a diventare un museo del termalismo.

Il Comune ha potuto portare avanti il progetto grazie al finanziamento da 5 milioni di euro ricevuto dal Comitato interministeriale per l’economia (Cipe). La differenza tra i soldi spesi per l’acquisto dell’immobile e il contributo dovrebbe essere impiegata nei lavori di allestimento. La direzione aziendale sembra destinata a trasferirsi all’Excelsior

La noitizia è stata data ieri pomeriggio dall’amministratore unico delle Terme Carlo Brogioni, durante l’audizione effettuata davanti alla commissione consiliare di controllo sulle società partecipate. «La nostra società – ha spiegato – confida anche di raggiungere un accordo di transazione con Unipol-Sai, dopo la sentenza della Corte di Appello che ha stabilito l’escussione della fideiussione assicurativa a suo tempo sottoscritta dai gestori ascolani a garanzia dei lavori. La somma ammonta a circa 9 milioni e 700mila euro: siamo in contatto con la compagnia alla quale abbiamo già sottoposto varie ipotesi di accordo».

La Corte di Appello di Firenze inoltre ha accolto il ricorso presentato dalle Terme contro il respingimento dell’istanza di fallimento della società di gestione delle Panteraie, fatto dal tribunale. I documenti sono stati rimandati a Pistoia e quindi la società potrebbe rientrare in possesso del locale. Il bilancio 2016 dell’azienda intanto andrà in approvazione nella seconda metà del mese. La perizia realizzata da Reag in merito al patrimonio immobiliare ha stabilito un valore complessivo, secondo i criteri di funzionalità, di 73 milioni e in base a quelli di liquidazione di 64. La perizia relativa al valore di partecipazione, fatta dal geometra Felice Bisogni, parla di un margine di 6 milioni di euro