Terme, i commercianti chiedono un incontro urgente a Regione e Comune

"La proprietà deve completare i lavori alle Leopoldine e presentare un progetto per l'azienda"

Andrea Bonvicini

Andrea Bonvicini

Montecatini 30 settembre 2016 - Centotredici negozi del centro chiedono un incontro urgente al sindaco Giuseppe Bellandi e al presidente della Regione Enrico Rossi per sollecitare la ripresa e la fine dei lavori al cantiere Leopoldine, investendo i soldi necessari, e un serio progetto per tutte le Terme. La petizione, firmata dagli imprenditori, è stata depositata ieri mattina all’ufficio protocollo del municipio e, a breve, sarà inviata al governatore della Toscana. Andrea Bonvicini, titolare della boutique di corso Matteotti, ha presentato il documento nelle sale del ristorante Don Chisciotte, in piazza del Popolo.

«Questa iniziativa non ha colori politici – ha sottolineato – siamo tutti imprenditori che vogliono supportare il Comune nei rapporti con la Regione. Dopo anni di annunci non c’è alcun progetto all’orizzonte, mentre la chiusura degli stabilimenti termali ha provocato un danno tra i 5 e gli 8 milioni di euro alle aziende del territorio». La richiesta di un investimento straordinario sulle Terme a Comune e Regione, comunque, stride molto con la volontà dei due soci di cedere la proprietà della maggioranza delle quote a un privato che dovrebbe farsi carico degli interventi necessari.  

«La politica– si legge nella petizione – che solitamente si mobilita quando le aziende sono in difficoltà, in questo caso in autonomia e nel ruolo di proprietaria della principale impresa cittadina, deve comunicare alle forze economiche cittadine le strategie che intende, a breve, adottare per il rilancio del sistema termale montecatinese. Le imprese non possono più attendere promesse o annunci a mezzo stampa, ma esigono certezze. Riteniamo che il sindaco abbia bisogno di un forte supporto per modificare questa condizione. E presentarsi in Regione con l’appoggio degli imprenditori».

Secondo i firmatari del documento, «non è ammissibile che il socio di maggioranza si defili dal suo ruolo guida e scompaia, così come ha fatto negli ultimi 5 anni, lasciando a metà i lavori alle Terme Leopoldine e la città senza un progetto di sistema termale. Non vogliamo promesse, vogliamo i fatti e chiediamo un incontro che garantisca alla città un futuro termale, dove i protagonisti siano Regione e Comune. Non riteniamo che il progetto Fuksas fosse folle, è stato più folle abbandonarlo senza sostenerlo per incredulità. Vogliamo un incontro con la proprietà, a breve, e vogliamo come condizione principale la ripresa dei lavori alle Leopoldine e la loro conclusione. Di conseguenza anche un progetto di marketing del nostro sistema città, termale, commerciale, ludico e sportivo». La petizione ha ricevuto il sostegno anche da parte di «Montecatini per le Terme», il comitato di imprenditori locali interessato a rilevare l’Excelsior.