Riscaldamento flop, ancora disagi nelle scuole

Il sindaco Bellandi si scusa con i genitori

Giuseppe Bellandi

Giuseppe Bellandi.

Montecatini 10 gennaio 2017 - Ancora problemi di riscaldamento nelle scuole di Montecatini. Questa settimana è il vero banco di prova per di risolvere il problema. Anche ieri infatti, primo giorno di rientro in aula dopo le feste natalizie, molti edifici dell’istituto comprensivo Chini – secondo le segnalazioni dei genitori – si sono trovati ancora al freddo. Il sindaco Giuseppe Bellandi annuncia così un’ordinanza per far fronte alle temperature molto rigide di questi giorni. La presidente del consiglio di istituto del Chini, Federica Rastelli, informa:

 

«Ho ricevuto molte telefonate dai genitori. Il problema del riscaldamento, che dura da circa un mese, si è ripresentato alle medie, ma anche in alcune elementari e materne della Chini. I genitori temono che i bimbi, in molti casi costretti in classe col giubbottino, si possano ammalare. Chiedono che il riscaldamento sia garantito per tutta la durata della permanenza dei bambini a scuola, anche nelle ore di attività pomeridiana». Bellandi annuncia: «Provvederò con un’ordinanza per risolvere il problema. Siamo in presenza di un freddo eccezionale e servono misure eccezionali.

 

Avevamo fatto accendere il riscaldamento anche sabato e domenica, prima del rientro a scuola, pensando di rendere migliori le temperature, ma evidentemente il freddo attuale rientra in un caso di eccezionalità e non è stato sufficiente. Rispetto alle scuole, so ad esempio che un caso particolare è rappresentato dalle mense della ’Casciani’ che, proprio per come è strutturato l’ambiente, richiedono particolare cura rispetto al riscaldamento. Il problema sarà risolto subito, considerando ogni singolo ambiente e le sue esigenze».

 

Al lavoro per rimuovere il disagio anche l’assessore ai lavori pubblici Franco Pazzaglini: «Ho nominato un incaricato nel mio ufficio che si occupa nello specifico del problema del riscaldamento nelle scuole, per monitorare e unificare anche il soggetto che riceve le segnalazioni e intervenire in modo più rapido. Ci eravamo occupati di far riscaldare anticipatamente gli edifici e credevamo fosse sufficiente. Al termine del primo giorno di rientro si è invece riscontrato che non è stato sufficiente. Vericheremo ora giorno per giorno per giungere alla soluzione ottimale».