Ricorso d'urgenza per garantire le terapie a Sara

Il legale Massimo Sardo deposita l'atto

Sara Angemi

Sara Angemi

Montecatini,  19 ottobre 2016 - Un ricorso d’urgenza, in base all’articolo 700 del codice di procedura civile, viene presentato questa mattina contro il ministero della Salute, per consentire a Sara Angemi di sostenere le terapie in Spagna o, almeno, di assumere i farmaci di base. Massimo Sardo, legale della giovane di Ponte Buggianese affetta da sensibilità chimica multipla (Scm), andrà a depositare l’atto alla cancelleria del tribunale di Siena. E’ questa la sede giudiziaria competente per discutere il caso, visto che, attualmente, Sara è residente a Rosia, una frazione di Sovicille.

La sensibilità chimica multipla non è riconosciuta dal sistema sanitario italiano e la ragazza è stata costretta a iniziare un ciclo di terapie a Madrid. Il periodo di cure che deve seguire ciclicamente in Spagna avrebbe una durata di tre settimane, ma, visti i costi legati anche al soggiorno, è costretta a farne soltanto una. “Il costo della terapia a Madrid – spiega Sardo, che assiste Sara insieme all’investigatore privato Paolo Meacci – è di 6.400 euro al mese. Si tratta del 30% di quanto andrebbe a spendere in Gran Bretagna.

Puntiamo a ottenere, nel giro di circa 40 giorni, un provvedimento cautelare nei confronti del ministero della Salute per obbligarlo a sostenere il costo o almeno a garantire la terapia base di Sara. In seguito, avanzeremo una richiesta di risarcimento in base all’articolo 696 del codice di procedura civile”. Su cosa si basa il ricorso di urgenza per tutelare Sara?

“Il principio alla base di questo atto – prosegue Sardo – è quello dell’uso compassionevole del farmaco, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 5 del decreto ministeriale dell’11 febbraio 1997. La normativa prevede l’onore della spesa a carico dello stato, e non di Asl e Regioni, per l’acquisto di medicinali che non sono commercializzati in Italia. Il decreto legge 269 del 2003, inoltre, prevede la costituzione di un fondo statale per la promozione dei cosiddetti farmaci orfani per malattie rare e di quelli non commercializzati per gravi patologie.

Secondo il decreto ministeriale 85 del 2003, il ministero della salute può rilasciare l’autorizzazione al cosiddetto uso compassionevole quando non esiste una valida alternativa terapeutica al trattamento di gravi e particolari patologie. La legge 648, infine, prevede che i medici innovativi non commercializzati in Italia, qualora non esista una valida alternativa terapeutica, sono erogati a titolo gratuito dal servizio sanitario nazionale”. Prosegue così la coraggiosa battaglia di Sara Angemi, dopo la querela presentata nei confronti del premier Matteo Renzi e del ministro della salute Beatrice Lorenzin. “Nei prossimi giorni – conclude Sardo – daremo il via a una nuova campagna di raccolta fondi per lei. Il 21 novembre deve partire per la Spagna allo scopo di fare un trattamento dal costo di 8mila euro”.