Ricettazione, assolti definitivamente due imprenditori

I legali chiedono un risarcimento da 500mila euro a Mediolanum

I due imprenditori chiedono un risarcimento da 500mila euro

I due imprenditori chiedono un risarcimento da 500mila euro

Montecatini 30 settembre 2016 - Roberto Tomei e Roberto Giovannelli, ex titolari dell’agenzia di scommesse Montecatini Bet, in via Puccini, sono stati definitivamente assolti dall’accusa di ricettazione, nata in seguito alle forti giocate fatte da parte di un promotore finanziario con i soldi dei suoi ignari clienti nella loro attività. E, adesso, chiedono un risarcimento da 500mila euro a Mediolanum, società per la quale lavorava l’ex consulente e che si è costituita parte civile anche contro i due imprenditori durante il procedimento ormai concluso.  

I due imprenditori, assistiti in questi anni dagli avvocati Claudio Rosellini e Simone Spadoni, rimasero coinvolti in questa brutta vicenda nel 2010, quando furono chiamati a comparire davanti al tribunale di Pistoia, in qualità di coimputati del consulente, accusato di aver portato via cifre davvero ingenti ai clienti. Questi, all’oscuro di tutto, ricevevano anche falsi rapporti sull’andamento degli investimenti da parte del consulente, immediatamente radiato dall’albo, che intanto dilapidava i loro patrimoni. La vicenda provocò il ritiro della licenza all’agenzia di scommesse, con la conseguente chiusura. Il processo è durato cinque anni, causando gravi problemi a Tomei e Giovannelli, che mai prima di allora avevano dovuto affrontare problemi con la giustizia e caddero in uno stato di profonda prostrazione e sofferenza. Il loro calvario si è concluso con l’assoluzione, passata in giudicato, perché il fatto non costituisce reato.

I legali di Tomei e Giovannelli, alcuni mesi fa, hanno tentato di raggiungere un accordo con Mediolanum, mediante il ricorso alla procedura di negoziazione assistita, alla quale la società non ha ritenuto di dover aderire. Gli avvocati hanno così depositato un atto di citazione al tribunale di Pistoia con la richiesta di risarcimento danni nei confronti della società. «Mediolanum – affermano i legali – deve rispondere della sua negligente condotta, giacché colpevole di non aver vigilato sull’operato del suo promotore, come emerge dall’attività ispettiva di Consob che ha comportato l’irrogazione di una sanzione di 309.600 euro e ha posto l’accento sul fatto di come da parte della società ci fosse stata nel corso dei primi anni del 2000 una sottovalutazione dei presidi preordinati alla corretta e trasparente prestazione dell’attività, mediante l’attribuzione di un ruolo centrale ai supervisori e, di contro, di un ruolo residuale e non sufficiente alla funzione di controllo interno».