Sicurezza, raffica di controlli nei locali

Altro stop al Bar Firenze per 15 giorni

Il Bar Firenze dovrà stare chiuso altri 15 giorni

Il Bar Firenze dovrà stare chiuso altri 15 giorni

Montecatini 28 maggio 2017 - La polizia torna a controllare con maggiore frequenza i locali e i pubblici esercizi che ospitano personaggi già noti alle forze dell’ordine. Le verifiche della normativa legata al Testo Unico di Pubblica Sicurezza (Tulps) non era così intensa da qualche tempo nella città termale. Da ieri – come già anticipato da La Nazione – il Bar Firenze dovrà restare chiuso per altri 15 giorni, fino al prossimo 9 giugno. Il questore Salvatore La Porta, su proposta del commissariato di Montecatini diretto dal vicequestore aggiunto Mara Ferasin, ha emanato un nuovo provvedimento nei confronti del locale che si trova all’inizio di via Marruota, proprio accanto al passaggio a livello, in seguito alla ripetuta frequentazione da parte di soggetti già noti alle autorità e il ripetersi di episodi che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. 

 

Circa venti giorni fa il commissariato aveva chiesto lo stesso tipo di provvedimento, obbligando il bar a restare chiuso per 10 giorni. La polizia ha ritenuto necessario emanare ulteriori provvedimenti nei confronti dell’attività, in seguito al ripetersi delle violazioni contemplate dalla normativa. La vicina area del parco di via Cividale peraltro nelle ultime settimane è stata teatro di vari interventi delle forze dell’ordine, con l’arresto di alcuni spacciatori. Il vicequestore Ferasin nel novembre 2016 aveva chiesto e ottenuto l’emanazione di un provvedimento del genere anche per il pub «Il vichingo», locale all’epoca aperto in via Don Minzoni (ha chiuso i battenti pochi giorni fa).

 

Bisogna tornare indietro di alcuni anni per trovare interventi di questo genere svolti in città. La polizia sembra proprio essersi concentrata sulla necessità di evitare gli incontri di personaggi poco raccomandabili nello stesso ambiente, dove rischiano di delinquere con una certa frequenza. Il Tulps consente al questore di intervenire con sospensioni dell’attività, ma l’eventuale revoca delle licenze legate all’attività di pubblico esercizio, da oltre quarant’anni, spetta al sindaco. Una scelta che l’amministrazione, se certe situazioni andranno avanti, potrebbe anche prendere in considerazione nell’ottica di cancellare i punti di riferimento legati a personaggi poco raccomandabili in città e tutelare la quiete e la sicurezza dei cittadini.