Spaccio di droga, sgominata banda composta da otto nigeriani

Indagine del commissariato di Pescia

Raffaella Papaccioli dirige il commissariato di Pescia

Raffaella Papaccioli dirige il commissariato di Pescia

Montecatini 11 maggio 2017 - Si è conclusa con l’emissione di avvisi di garanzia per spaccio continuato di sostanze stupefacenti in concorso a carico di otto cittadini – tutti extracomunitari di nazionalità nigeriana gravitanti nella zona della Valdinievole – un’attività di indagine condotta dagli investigatori del commissariato di Pescia. L’operazione era partita nel febbraio 2016 a seguito dell’arresto di un cittadino nigeriano che nel corso di un servizio era stato sorpreso nei pressi del fiume Pescia, in località Botteghino di Uzzano, a spacciare droga.

Nell’occasione il giovane è stato sottoposto ad accertamenti clinici all’ospedale di Pescia, dove si è accertato che aveva ingerito due ovuli contenenti eroina.  Nel corso della successiva perquisizione della sua dimora a Uzzano sono stati sequestrati materiali per il confezionamento delle dosi e denaro provento dell’attività illecita. Appena qualche giorno prima in via Campo Lasso, nei pressi dell’argine del fiume, era stato arrestato per spaccio di droga un altro nigeriano, richiedente asilo alloggiato in una struttura temporanea di accoglienza della provincia.

Il giovane di 29 anni, piantonato all’ospedale di Pescia dagli agenti del commissariato, ha espulso 10 ovuli contenenti 13 grammi di sostanza identificata come eroina dal personale della polizia scientifica.  I due arresti effettuati a distanza di pochi giorni nei confronti dei due nigeriani per spaccio nella stessa zona e con il medesimo modus operandi dovevano in qualche modo essere collegati; si rendeva necessario un approfondimento e quindi sono stati avviati mirati servizi di osservazione ed effettuati numerosi appostamenti preliminari per delineare con precisione le attività criminose e individuare eventuali altri soggetti coinvolti.

Parallelamente, con un lavoro certosino, sono stati spulciati i tabulati telefonici dei due arrestati. Il paziente lavoro investigativo ha consentito di ricostruire una fitta rete di contatti a cui gli spacciatori procuravano in prevalenza oppiacei: oltre 2000 le cessioni di droga ricostruite dagli investigatori. Gli elementi di riscontro raccolti hanno consentito di individuati altri sei nigeriani residenti a Prato, Firenze, Pescia, Massa e Cozzile e Montecatini che, benchè non collegati organicamente, concorrevano all’attività di spaccio.

Il gruppo criminale, nel periodo oggetto delle indagini tra il 2015 e il 2016, era riuscito a mettere in piedi un giro di affari di circa 40mila euro.  Gli indagati, tutti pregiudicati, risultano già destinatari di misure cautelari emesse nell’ambito di precedenti procedimenti penali pendenti per reati della stessa natura.