Allenatore arrestato. "Abusi da tempo sulla ragazzina"

Messaggi choc sul telefonino

La polizia ha controllato telefonini e pc

La polizia ha controllato telefonini e pc

Montecatini Terme, 24 settembre 2017 - Una tristezza dipinta sul suo volto e quel silenzio ostinato. I sospetti che qualcosa nella vita della figlia, 13 anni appena, non andasse si sono fatti strada piano piano nel cuore della mamma, fino a quando un giorno non si è decisa a controllare il cellulare della ragazzina. Ed è stato in quel momento, leggendo le chat di Whatsapp, che l’incubo si sarebbe materializzato. In uno di questi messaggi, la sua bambina avrebbe rivelato ad un uomo il timore di essere incinta. Non un uomo qualunque, ma il suo allenatre sportivo, la persona alla quale, sembra, la stessa mamma aveva affidato la ragazzina, come fosse una sorta di maestro di vita. La denuncia è scattata immediatamente e la Procura della Repubblica di Pistoia ha avviato le indagini, condotte dalla Squadra Mobile, e dirette dal sostituto procuratore Luigi Boccia. Indagini che hanno portato all’arresto, due giorni fa, dell’allenatore, di 66 anni della Valdinevole. 

Al vaglio  degli inquirenti, come avevamo anticipato ieri, tutti i file contenuti nel computer della tredicenne e i messaggi sulle chat del suo cellulare dai quali sarebbero emersi i particolari di quegli abusi. Sembra, infatti, che i primi approcci con la ragazzina risalgano a un anno fa. Ma solo negli ultimi tempi, i rapporti si sarebbero fatti più intimi. La tredicenne, dopo le scoperte fatta dalla mamma sul telefonino, è stata sottoposta ai necessari controlli medici, che avrebbero escluso, tuttavia, che la piccola abbia avuto mai r apporti sessuali completi. Intanto tra gli altri genitori che hanno le loro figlie in squadra con la tredicenne o nelle altre formazioni c’è incredulità per quanto accaduto.
 
«Quando l’abbiamo saputo – dice un genitore – siamo rimasti allibiti. Di sasso. Con mia moglie ci siamo guardati e non siamo stati capaci di dirci niente. Era l’ultima cosa a cui potevamo pensare. In tutto questo tempo che ha allenato nostra figlia niente poteva far pensare una cosa del genere. Con noi non è mai stato molto loquace, ma niente di particolare. Ripeto siamo letteralmente allibiti». Sotto choc  anche i dirigenti della compagine che si era affidata all’allenatore, considerato un ottimo tecnico. Lunedì probabilmente ci sarà una riunione per decidere come proseguire l’attività. Sempre lunedì mattina l’allenatore dovrà rispondere alle domande del giudice nell’interrogatorio di garanzia che si terrà all’interno del carcere di Santa Caterina in Brana dove l’uomo è rinchiuso da giovedì, quando due agenti della squadra mobile di Pistoia sono andati ad arrestarlo nella sua abitazione.