L’ex sindaco Giurlani torna in libertà. Agli arresti domiciliari per 26 giorni

Il gip del tribunale di Firenze revoca il provvedimento

Oreste Giurlani è stato sottoposto a due interrogatori da parte degli inquirenti di Firenze. Le indagini sono svolte dalla guardia di finanza

Oreste Giurlani è stato sottoposto a due interrogatori da parte degli inquirenti di Firenze. Le indagini sono svolte dalla guardia di finanza

Montecatini, 27 giugno 2017- Oreste Giurlani torna in libertà. Ieri pomeriggio il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze ha revocato il provvedimento di custodia cautelare emesso lo scorso 1 giugno. L’ex-sindaco di Pescia è quindi rimasto agli arresti domiciliari 26 giorni, durante i quali per due volte si è recato a Firenze con il proprio avvocato Gabriele Melani per essere sottoposto a interrogatorio in relazione ai due filoni dell’inchiesta: le accuse di peculato e di corruzione nel periodo 2012-2016, come presidente di Uncem Toscana. L’avvocato Melani, dopo il secondo interrogatorio del 12 giugno, aveva previsto la messa in libertà del proprio assistito. «Confido – disse – che venti giorni dopo l’interrogatorio di garanzia Giurlani possa tornare libero. Essendo avvenuto il 6 giugno, mi aspetto il provvedimento di revoca per il 26 o al massimo il 27». E così è stato.

SUL FRONTE amministrativo pesciatino si è già chiusa l’avventura del consiglio comunale eletto il 25 maggio 2014, con poco meno di due anni di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato. La notizia dell’arresto del sindaco Oreste Giurlani – si era imposto al primo turno con il 63% dei voti sui tre candidati di opposizione, Luca Biscioni, Angelo Morini e Roberto Franchini – giovedì 1 giugno fece in poche ore il giro della città. Il primo cittadino venne sospeso dall’incarico dal prefetto Angelo Ciuni con un atto notificato lunedì 5 al presidente del consiglio comunale Vittoriano Brizzi. Nella stessa data Giurlani firmò la lettera delle proprie dimissioni sia dalla carica di sindaco che da quella di vicepresidente dell’Anci Toscana. Al consiglio comunale furono dati dieci giorni di tempo per accettare le dimissioni e l’ormai ex sindaco ne avrebbe avuti a disposizione altri dieci per ritirarle. I consiglieri si sono riuniti mercoledì 14. All’ordine del giorno un solo punto: le dimissioni di Giurlani. In sala nessun assessore: la giunta comunale era di fatto decaduta, essendo stato poche ore prima nominato dal prefetto il nuovo commissario, il viceprefetto Silvia Montagna, cui è stato affidato l’incarico di reggere le sorti del comune fino allo scioglimento del consiglio comunale. Nel corso dell’ultima riunione del consiglio comunale i rappresentanti della maggioranza decisero di non commentare l’arresto di Giurlani, limitandosi, per voce del capogruppo Marco Niccolai, a elencare i risultati ottenuti dalla giunta in tre anni di lavoro. Da oggi la parola passa al commissario prefettizio, in attesa della prossima tornata elettorale, presumibilmente nella primavera 2018.

Marco A. Innocenti

Emanuele Cutsodontis