Raddoppio della ferrovia, doccia fredda dal viceministro Nencini sulla sopraelevata

Gelida risposta del vicesindaco Rucco: "Pronti ad adottare iniziative in difesa del territorio"

Riccardo Nencini

Riccardo Nencini

Montecatini 23 ottobre 2016 - Arriva una doccia fredda per chi sperava nella realizzazione di una sopraelevata in occasione del raddoppio della ferrovia nel tratto che passa da Montecatini. Ieri, a Pistoia, alla Festa Regionale dell’Avanti, il viceministro delle infrastrutture Riccardo Nencini ha espresso forti perplessità in merito, ricordando che esiste già un’ipotesi di passaggio a raso. «Il progetto c’è – ha sottolineato l’esponente dell’esecutivo – ed è stato condiviso da tempo anche e soprattutto con le amministrazioni locali: pensare di cambiarlo adesso vorrebbe dire ipotizzare un ritardo per la fine dei lavori di almeno due-tre anni. Siamo sicuri che sia questo che vuole il territorio?»

 

Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi, ha espresso perplessità di tipo tecnico sulla sopraelevata. «Io sono un ingegnere – ha detto – e quindi per partito preso non dico mai che una cosa è impossibile. Ma realizzare una ferrovia non è come fare una nuova strada, è molto più complicato. E se qualcuno pensa di realizzare il raddoppio dei binari con una sopraelevata, è bene che si metta in testa che va fatto rispettando il tracciato attuale dei binari e quindi i lavori porterebbero allo stop di quel tratto di linea per almeno tre anni».

 

La prima risposta per l’esponente dell’esecutivo e l’amministratore delegato di Rfi arriva dal vicesindaco Ennio Rucco. «Di fronte a un’opera che impatterà per secoli sul nostro centro urbano – afferma il numero due della giunta comunale – non accettiamo approcci di questo genere. Se queste sono le premesse, agiremo di conseguenza, adottando tutte le iniziative a tutela del nostro territorio». A Nencini e Gentile, nelle prossime ore, dovrebbero rispondere anche alcuni dei comitati formati nei mesi scorsi in città, contrari alla realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria attraverso il passaggio a raso in affiancamento a Montecatini. Alcuni esponenti dei gruppi contrari a una soluzione del genere, in queste settimane, hanno annunciato clamorose azioni di protesta nel caso in cui dovesse essere portata avanti un’opzione del genere, come quella di stendersi lungo i binari.

 

Dopo l’apertura fatta da Gentile davanti al sindaco Giuseppe Bellandi e al parlamentare Edoardo Fanucci (Pd) in merito alla possibile realizzazione di una sopraelevata, arriva adesso una vera e propria doccia fredda per tutta la città da parte del viceministro Nencini. La scorsa estate, il consiglio comunale di Montecatini si è espresso all’unanimità contro la realizzazione di un raddoppio della ferrovia attraverso il passaggio a raso in città, pur con delle divergenze. La minoranza di centrodestra, infatti, continua a pensare che l’interramento resti la soluzione migliore, mentre diversi esponenti della maggioranza ritengono ormai tramontata un’ipotesi di questo genere, perché troppo cara e difficilmente realizzabile. Molto meglio, secondo loro, puntare sulla sopraelevata, che avrebbe il pregio di eliminare la divisione in due parti, Nord e Sud, di Montecatini.