Mucca pazza, muore una donna. I familiari: "Assurdo, inconcepibile"

Decesso a Pescia: confermata la causa

A Bologna sono in corso ulteriori analisi

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Montecatini 21 giugno 2017 - «Ce lo hanno confermato i medici: mia madre sabato scorso è purtroppo deceduta in ospedale per quello che è comunemente noto come il morbo della mucca pazza». C’è grande tristezza nella famiglia pesciatina che sabato scorso ha perso D.P. pensionata di 76 anni. Abitava in pieno centro e dallo scorso aprile accusò i primi sintomi dei problemi neurologici che non le hanno dato scampo. Per adesso l’Asl Toscana Centro si limita a parlare di «decesso per sospetto morbo della mucca pazza».

Sul caso è stata inviata una notifica all’Istituto Superiore di Sanità. La salma era stata subito trasferita a Bologna per gli esami autoptici. Ieri pomeriggio è stata riconsegnata al marito 85enne, alla figlia e ai due figli. «A noi – spiega la figlia Teresa, titolare di un noto esercizio pubblico a Lucca – è stato detto chiaramente che si tratta proprio di mucca pazza. Il corpo di mia madre ci è stato quindi restituito ermeticamente chiuso in una cassa mortuaria, senza possibilità di riaprirla». Le esequie si tengono quest’oggi alle 16 nella chiesa di San Michele e la tumulazione seguirà nel cimitero di Veneri.

«Mia madre – continua la figlia – mangiava davvero poca carne. Era diabetica e stava assai attenta all’alimentazione, senza mai eccedere. Pensare che cinque anni fa aveva vinto una durissima battaglia contro un cancro al polmone. Morire per questa malattia mi pare davvero assurdo, inconcepibile. Mi auguro che l’Asl avvii tutti gli eventuali controlli necessari per evitare il ripetersi di casi analoghi».

L'anziana pesciatina meno di tre mesi fa cominciò all’improvviso a dare segni di squilibrio. «Era il 1 aprile quando si alzò al mattino – aggiunge la figlia – e non si rendeva più conto di dove si trovava. La sua mente si era annebbiata. A un primo controllo medico fu detto che si trattava di demenza senile o di Alzheimer. Ma com’era possibile che questo accadesse tutto ad un tratto? Le sue condizioni sono presto peggiorate, fino al ricovero in ospedale. Negli ultimi tempi aveva perso conoscenza e veniva alimentata artificialmente. E’ stata una vera sofferenza. Per questo vogliamo sia fatto il possibile perché non si verifichino più casi del genere». La situazione di dolore ieri ha portato a momenti di tensione fra i congiunti e la direzione ospedaliera, tanto che per calmare gli animi sono intervenuti i carabinieri.