In aumento le truffe via Internet

Dalle vendite fasulle ai ricatti ai mariti

Un agente della polizia postale

Un agente della polizia postale

Montecatini, 14 agosto 2016 - Chi tra gli uomini di mezza età non darebbe l’amicizia su Facebook ad una ragazza giovane ed avvenente? Attenzione però dietro questa richiesta di amicizia quasi sempre c’è una truffa. Sempre più in voga. Anche in Valdinievole. Il «giochino» è semplice. La ragazza dopo aver stretto amicizia comincia a chattare in privato con l’utente, di solito dai 40 in su e soprattutto sposato. Si comincia con domande innocenti: «Che lavoro fai?», «Quali sono i tuo hobby?». E così via. Finche rapidamente la conversazione diventa più intima. La ragazza, almeno così si presenta, ma poi è difficile capire chi c’è dall’altra parte della tastiera, inizia a chiedere dei rapporti con il partner e comincia a farsi sempre più disinibita nel linguaggio. E nelle proposte. Di solito si propone un incontro «virtuale», sul computer attraverso una webcam. Se si accetta cominciano i problemi. Infatti di lì a brevissimo tempo arriverà, sempre attraverso chat la minaccia di pubblicare i video e le foto imbarazzanti del «pollo» di turno. la richiesta può variare. Si va dalle centianandi euro fino a qualche migliaio. Un fenomeno sempre più in crescita. Anche se è difficile da quantificare.
 
Secondo i poliziotti solo una minima parte alla fine denuncia il ricatto. Qualcuno per la vergogna paga. Altri si rivolgono alla polizia postale. Secondo gli investigatori dietro le giovani disinibite si nascondono spesso uomini, anche organizzati in bande. A volte infatti nel parlare via «chat» alcune di queste ragazze tradiscono la loro vera origine e parlano al maschile. In altre occasioni emerge chiaramente l’origine straniera. E si capisce bene che la frase scritta è stata fatta attraverso un traduttore automatico. Ovviamente questa non è l’unica truffa che può arrivare via Internet. La più classica è quella della vendita di un prodotto che poi non c’è. I siti o le pagine Facebook che vendono ogni tipo di prodotti si sono moltiplicati e i «furbi» ne approfittano per piazzare i loro colpi. La trapola è semplice: un oggetto viene messo in vendita ad un prezzo allettante. L’esca è stata gettata. Qualcuno che «abbocca» spesso c’è. Invia i soldi, magari qualche centinaio di euro, e si è convinti di fare l’affare. Ma a quel punto il venditore sparisce e con esso i soldi. Spesso siamo in presenza di falsi profili. Alla fine molti, preferiscono finirla lì piuttosto che rivolersi alle forze dell’ordine