Colpo nella villa di una coppia di anziani, due persone nei guai

Concluse le indagini seguite dal commissariato di Montecatini: i malviventi portarono via 200mila euro tra soldi e preziosi

Il vicequestore Mara Ferasin e gli agenti del commissariato hanno seguito il caso

Il vicequestore Mara Ferasin e gli agenti del commissariato hanno seguito il caso

Montecatini 20 febbraio 2018 - Entrarono nella villa dove vivono due anziani, nella zona delle Panteraie, inscenando un controllo dell’acquedotto, e portarono via denaro e oggetti preziosi per un valore di circa 200mila euro, forzando la cassaforte che li custodiva. La procura di Pistoia ha inviato l’avviso di conclusione delle indagini, in base all’articolo 415bis del codice di procedura penale, a due persone, alle quali hanno portato gli accertamenti svolti dagli agenti del commissariato di Montecatini, guidato dal vicequestore Mara Ferasin.

 

I due uomini, di 49 e 36 anni, originari della Campania, vantano già precedenti specifici per reati contro il patrimonio commessi nel territorio provinciale. Adesso sono rimasti coinvolti nelle indagini per furto in abitazione, previsto dall’articolo 624bis del codice penale, con le aggravanti della simulazione di incaricato di pubblico servizio, la violenza sulle cose e l’aver approfittato delle età avanzata delle vittime. I fatti contestati risalgono allo scorso anno, la mattina di domenica 25 giugno, quando un falso addetto di Acque Toscane si presentò nella casa dei due anziani.

 

Qualche giorno prima, la coppia aveva ricevuto la telefonata di una sedicente impiegata della società di gestione del servizio idrico che li avvisava di un imminente controllo nell’abitazione delle Panteraie. Il falso tecnico, appena arrivato, iniziò a mettere in guardia i due anziani sui pericoli che avrebbe potuto causare un gas, capace di corrodere oro e banconote, che si era infiltrato nelle tubature. Li invitò subito ad aprire tutti i rubinetti, accendendo anche la lavatrice, mettendo le fedi e altri oggetti preziosi dentro il frigorifero. 

 

Mentre il malvivente distraeva la coppia, un complice era riuscito a entrare nella casa, visto che il falso addetto di Acque Toscane aveva bloccato la serratura della porta di ingresso, lasciandola aperta. Dopo essere salito al primo piano, il ladro scassinò la cassaforte con una smerigliatrice elettrica, portando via soldi e oggetti preziosi. Poteva essere un colpo perfetto, ma proprio mentre andavano via i due malviventi sono stati notati da alcuni parenti degli anziani che stavano arrivando nell’abitazione.  Una volta scoperto il furto, hanno subito sporto denuncia al commissariato.

 

I parenti delle vittime sono stati in grado di identificare i due responsabili del furto grazie alle foto mostrate dalla polizia. Gli agenti del vicequestore Ferasin hanno svolto vari accertamenti, come quelli dei tabulati telefonici, fino ad arrivare ai due indagati che, per il concorso delle circostanze aggravanti, rischiano una condanna da tre a dieci anni