"Raddoppio della ferrovia a raso, il sindaco deve dimettersi"

Duro attacco di Sensi dopo le dichiarazioni del viceministro Nencini. La replica del Pd: "Ancora nessun progetto approvato"

Riccardo Sensi

Riccardo Sensi

Montecatini 24 ottobre 2016 - Scoppia la polemica per le dichiarazioni rilasciate venerdì a Pistoia dal viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini e dall’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) Maurizio Gentile, con le quali sono state espresse perplessità sulla possibile realizzazione di una sopraelevata in città nell’ambito dei lavori per il raddoppio della ferrovia. Il consigliere di minoranza Riccardo Sensi (Mi Piace Montecatini), ex candidato a sindaco del centrodestra sollecita le dimissioni del sindaco Giuseppe Bellandi.

 

«Il viceministro Nencini – dice l’esponente dell’opposizione – afferma che la sopraelevata non si farà e dunque ci sarà l’attraversamento a raso con i muri che divideranno per sempre i nostri quartieri. Il vicesindaco Ennio Rucco replica che la giunta tutelerà la città. Mi viene da dire solo una cosa: Troppo tardi! La giunta Bellandi doveva agire anni prima per garantire che il raddoppio fosse occasione di miglioramento del territorio ed invece, come al solito, è stata supina alle scelte della Regione e del Pd in generale, come sulle terme.

 

L’immobilismo, l’imperizia e la negligenza della giunta stanno definitivamente distruggendo Montecatini Terme. E quando quest’amministrazione si muove, andando a giro per il mondo a spendere inutilmente i soldi dei contribuenti per promuovere un prodotto inesistente, è anche peggio. Pertanto, l’unico modo che Rucco e Bellandi avrebbero per tutelare la città è dimettersi».  Per lui arriva l’immediata replica del Partito Democratico. «Sfortunatamente per il consigliere Sensi – sottolinea il partito di maggioranza – la giunta comunale non ha né approvato né condiviso alcun progetto sul raddoppio ferroviario. Per il lotto di nostro interesse non esiste alcun progetto, neanche preliminare e solo dal 2014 è stato inserito dal governo nel piano delle opere finanziabili.

 

Deve ancora tenersi il dibattito pubblico previsto dalla legge regionale sulla partecipazione. La giunta, attivatasi da subito nel silenzio generale, Sensi compreso, dovrà attenersi alle delibere consiliari , che hanno trovato unanimità solo sul no al raddoppio a raso. Soltanto il Pd si è addossato la responsabilità di una scelta, quella della sopraelevata, che Sensi definisce il male minore, come noi del resto, senza prendersi però la responsabilità di portarla avanti. Le dichiarazioni di Nencini le abbiamo apprese dalla stampa e le verificheremo quanto prima, ma deve essere chiaro che questa amministrazione va avanti secondo il mandato elettorale ricevuto».