Carta, plastica, calzature e alimentare. La Valdinievole "tira" la ripresina

Indagine di Confindustria, i distretti sono tornati a girare

Piccola ripresa per l'economia in Valdinievole

Piccola ripresa per l'economia in Valdinievole

Montecatini 25 maggio 2017 - Migliora il settore cartario, la la produzione di oggetti in plastica «tira» più rispetto al passato, l’alimentare mostra un discreto stato di salute e perfino il calzaturiero dà segnali di risveglio. Molte sorprese, negli ultimi dati sulla congiuntura economica, che collocano molte delle produzioni tipiche della Valdinievole sopra la media provinciale. Il Centro Studi di Confindustria Toscana Nord Lucca Pistoia Prato ha elaborato attraverso interviste a campione fra imprese con più di dieci addetti, i risultati della rilevazione sul primo trimestre del 2017, periodo durante il quale la produzione delle aziende manifatturiere pistoiesi ha registrato una variazione pari a +0,2% rispetto allo stesso periodo del 2016, in rallentamento dopo il quarto trimestre 2016.

A livello settoriale particolarmente molto positivo l’incremento del cuoio e calzature concentrate soprattutto a Monsummano, con un +6,1% (+5,9% la variazione tendenziale dell’ultimo trimestre 2016) e bene la chimica e plastica del distretto di Lamporecchio e Larciano con una crescita del 3,7%. Positivi, anche se più contenuti, gli incrementi del settore cartario e cartotecnico del pesciatino (+1,8%), e dell’industria alimentare, particolarmente presente nel Montalbano, a +1,7%. Va molto peggio per le produzioni di altri distretti della provincia: in contrazione sono infatti l’abbigliamento e la maglieria, (-1,5%), la metalmeccanica, (-3,3%), il tessile con un -4,3%, e, ancora una volta, i mobili dell’ex distretto quarratino a -4,3%.

Certo, i numeri assoluti si sono molto ridotti negli ultimi anni, ma le previsioni di produzione per il secondo trimestre 2017 sembrano indicare miglioramento: nelle interviste effettuate nelle scorse settimane dal Centro studi di Confindustria, lo scarto fra le imprese che prevedono una crescita delle attività e quelle che temono un peggioramento è salito del 20%. Significativi le previsioni all’incremento per l’abbigliamento e maglieria, +61%, e per l’alimentare, +55%. «Si tratta di dati – commenta il vicepresidente Confindustria Toscana Nord, Daniele Matteini – che consideriamo sostanzialmente positivi anche se con oscillazioni significative fra settori diversi. In una fase in cui anche la fiducia delle imprese è rafforzata, crediamo ci siano gli ingredienti per chiedere politiche industriali mirate».