Pescia, ecografie super per le donne in gravidanza con il nuovo macchinario

L'ecografo 4D permetterà esami molto approfonditi

Il dottor Braccini con il nuoco ecografo

Il dottor Braccini con il nuoco ecografo

Pescia (Pistoia), 5 aprile 2017 – L’unità operativa di ostetrica e ginecologia dell'ospedale di Pescia si arricchisce di nuove opportunità diagnostiche grazie all’arrivo di un ecografo di ultima generazione. Il nuovo apparecchio (un Esaote MyLab Twice) è entrato in funzione in questi giorni e, avvalendosi di diverse modalità imaging – 2D, M-Mode, Doppler PW, Doppler CW, 3D, 4D, Cardio- consentirà una migliore qualità delle prestazioni erogate, sia in campo ostetrico che ginecologico: ha in dotazione 4 sonde – una convex, una volumetrica e due sonde endocavitarie, di cui una 3D e 4D. L’apparecchio, fortemente voluto dal nuovo Coordinatore dell’unità operativa di ostetricia e ginecologia, il dottor Stefano Braccini, ha suscitato grande soddisfazione tra i professionisti che si occupano dell’ambulatorio di ecografia e di diagnosi prenatale -i dottori Aldo Innocenti, Sandro Ingrassia, Tiziana Caffi e Maria Giovanna Verzì- e da tutta l’équipe dei medici.

Il nuovo ecografo va nella direzione della valorizzazione del presidio ospedaliero di Pescia e delle professionalità e competenze acquisite dagli operatori. Il dottor Braccini ha spiegato che in campo ostetrico, il nuovo apparecchio sarà utilizzato per effettuare con ancora maggiore accuratezza, l’esame ecografico del II trimestre, la cosiddetta “ecografia morfologica”, tappa fondamentale per lo studio della morfologia fetale: l’esame viene effettuato al fine di escludere eventuali anomalie e/o patologie malformative.

Nel III trimestre l’ecografo sarà impiegato per effettuare l’esame ecografico cosiddetto “biometrico”, per escludere deficit di crescita fetale e/o insufficienze placentari con l’ausilio del color e power doppler. Questi esami vengono svolti nell’ambulatorio di ecografia dell’ospedale a cui affluiscono pazienti provenienti anche da Aziende Sanitarie limitrofe. In campo ginecologico, grazie alla sonda transvaginale 3D e 4D, il nuovo ecografo offrirà ulteriori opportunità diagnostiche nell’ambito delle patologie malformative uterine e per quanto concerne le patologie oncologiche utero-ovariche. La dottoressa Sara Melani della direzione sanitaria del presidio ha evidenziato il fatto che mentre sono in corso i lavori per la realizzazione del nuovo blocco parto e dell’area di degenza ostetrica e ginecologica contestualmente si sviluppano nuove opportunità diagnostiche e di cura per le future mamme e i loro nascituri e per le donne di tutte le età.