Rivolta per la "tassa" del Consorzio

Proposta class action e scissione da Pisa

Lavori del Consorzio sul fiume Pescia

Lavori del Consorzio sul fiume Pescia

Montecatini Terme, 10 marzo 2017 -  Valdinievole in rivolta per i forti aumenti nelle bollette appena inviate dal Consozio di bonifica Basso Valdarno 4, del quale, da qualche anno, fa parte anche il nostro comprensorio. I rincari stabiliti dall’ente che ha sede a Pisa, mediamente, si aggirano intorno al 50%, ma qualcuno dovrà pagare anche il 100% in più rispetto al passato. Molti cittadini, in queste ore, hanno inondato le pagine dei social network di critiche e invettive contro il consorzio, minacciando ricorsi alla commissione tributaria.

Così, nel comprensorio prende corpo l’idea di staccarsi dall’ente che ha sede a Pisa per andare a confluire nel consorzio costituito tra Firenze, Prato e Pistoia o in quello tra Lucca e Massa e Carrara. Daniele Bettarini,ex sindaco di Buggiano e membro dell’assemblea del Basso Valdarno 4 per lo schieramento di minoranza rispetto al presidente Marco Monaco, spiega i motivi che hanno portato ai rincari.

“Come dichiarai lo scorso anno – sottolinea – l’approvazione del piano di classifica, avvenuta a giugno, ha creato quattro zone all’interno del consorzio. Si tratta di quella pisana, della Valdera, della Valdegola e della Valdinievole. Ognuna di esse viene identificata come un centro di spesa e la nostra area è stata valutata come maggiormente gravosa in termini di costi. Perciò, lo scorso anno, sono stati decisi gli aumenti relativi a questo territorio, una decisione contrastata da me e Pierluigi Galligani. Il vecchio consorzio di bonifica del Padule era abbastanza efficiente e non mi sembra che la nuova realtà sia superiore in termini dei servizi svolti”.

La tariffa media del territorio di competenza del Basso Valdarno 4 è di 57 euro. Quella della Valdinievole è di 67, contro le altre che oscillano tra 50 e 55. Secondo alcune stime, nel nostro territorio oltre la metà dei contribuenti, circa il 55%, dovrà pagare di più rispetto al passato, mentre i rincari riguarderanno solo il 25% in più degli utenti dell’area pisana e il 20% in più in Valdera e Valdegola.

“Il piano operativo variabile – conclude Bettarini – non ancora votato, prevede che il consorzio sia dotato di 52 dipendenti, con nuove assunzioni e promozioni. Una decisione del genere potrebbe comportare ulteriori rincari nelle bollette. Meno male che l’unione dei consorzi toscani doveva servire a effettuare economie di scala. Usciamo da questo ente e andiamo sotto quello di Firenze, Prato e Pistoia o quello di Lucca e Massa e Carrara, più vicini a noi anche culturalmente”.

L'ex sindaco di Ponte Buggianese Pietro Neri suggerisce di non pagare i bollettini che stanno arrivando in questi giorni: "Si tratta solo di un avviso. Il Consorzio dovrà emettere nuove bollette, senza aggravio di spese per il contribuente, questa volta sotto forma di cartella esattoriale da notificare al contribuente nelle forme di legge. Questo comporterà uno slittamento di oltre 4 mesi e nel frattempo valuteremo di ricorrere con una class action nel confronti del piano di classifica e del tributo".