"Consorzi, adesso la bonifica funziona"

Anbi Toscana replica alle critiche della Valdinievole

Prosegue la polemica sui consorzi

Prosegue la polemica sui consorzi

Montecatini 21 marzo 2017 -  “Il nuovo assetto dei consorzi di bonifica in Toscana garantisce più equità tra i contribuenti, prevedendo pagamenti più omogenei in tutta la regione. I criteri individuati sono giusti e porteranno a una gestione molto più virtuosa del settore, al di là di eventuali modifiche o aggiustamenti, sempre possibili a livello locale”. Anbi Toscana, l’associazione alla quale fanno riferimento i consorzi di bonifica della regione, risponde così alle polemiche esplose negli ultimi giorni in Valdinievole e in altre zone per l’arrivo dei bollettini relativi ai contributi che presentano forti rincari rispetto agli anni passati. Una presa di posizione che non sembra tenere particolare considerazione delle critiche sollevate dai cittadini, supportati da amministratori locali e dall’ex presidente del Consorzio di bonifica del Padule di Fucecchio Gino Biondi.

 

“La nostra Regione – prosegue Anbi Toscana – ha avviato un percorso virtuoso di razionalizzazione degli enti che si occupano di bonifica e difesa del suolo, passando da 26 (13 consorzi e 13 comunità montane) a 6 (numero degli attuali consorzi). Questa riforma, portata avanti dall’amministrazione in stretta sinergia con gli enti e avvenuta attraverso la legge regionale 79 del 2012, è presa come esempio e modello di gestione innovativa dell’attività di prevenzione del rischio idrogeologico a livello nazionale.

 

In questo contesto vanno inseriti anche i cambiamenti relativi al tributo: fino allo scorso anno i parametri non erano sempre omogenei e in alcune zone non veniva pagato. Adesso, le procedure sono state uniformate sulla base di stringenti direttive emanate dalla giunta regionale, anche se rimane ovviamente la dovuta proporzione, prevista per legge, fra il tributo e il beneficio ricevuto dal bene immobile (terreno o fabbricato), grazie ai lavori e alle attività del consorzio di bonifica. Il principio è pagare tutti con le stesse regole, perché la sicurezza idrogeologica non può essere a macchia di leopardo”.

 

Anbi Toscana sottolinea come “il nuovo assetto della bonifica nella regione abbia portato anche un aumento del 30% del reticolo affidato ai consorzi, per un totale di 39mila chilometri, unendo quindi l’omogeneizzazione e l’ottimizzazione delle spese a un aumento dei lavori e della sicurezza”. I Consorziati Valdinievole, gruppo nato per combattere gli aumenti decisi per il comprensorio dall’ente con sede a Pisa, proprio la scorsa settimana hanno polemizzato sulla riduzione dei lavori prevista nel nostro territorio rispetto a quelli che venivano fatti dal vecchio consorzio di bonifica del Padule. “Il bilancio di previsione 2017 – ha ricordato Biondi – prevede lavori per un milione e 900mila euro in Valdinievole. Quando guidavo il consorzio del Padule ne venivano utilizzati ogni anno 3, a fronte di spese più basse per i contribuenti”.