Duecento no alla tassa del Consorzio

Comitato: pronta petizione e "class action"

La sala del PalaCongressi gremita per l'assemblea

La sala del PalaCongressi gremita per l'assemblea

Montecatini Terme, 5 aprile 2017 - In duecento per dire «No» ai vertiginosi aumenti delle cartelle del Consorzio 4 Basso Valdarno in Valdinievole. Era gremita la sala del primo piano del PalaCongressi dove si è tenuta la prima assemblea del Comitato Consorziati Valdinievole che adesso si è costituito ufficialmente. Sono state messe in campo tutta una serie di azioni per contrastare gli aumenti. Intanto una petizione che sarà inviata al presidente della Regione Enrico Rossi e alla giunta per chiedere il congelamento del tributo e delle assunzioni, modifica del piano di classifica e commissariamento dell’ente, con rimozione di presidente e direttore generale, perchè come ha spiegato Pietro Neri, «non crediamo alla capacità autocorrettiva di questo Consorzio». Tra le more dello statuto dell’ente poi i membri del Comitato hanno trovato un articolo (il 37) che prevede la possibilità, per cento consorziati, di poter chiedere la convocazione di un’assemblea con la partecipazione di una delegazione di tre rappresentanti.I legali del Comitato stanno inoltre già lavorando ad una "class action".  «Noi – ha spiegato Pietro Neri – non siamo contro i consorzi. Riconosciamo la loro importanza nella difesa idrogeologica di un territorio delicato come il nostro. La battaglia che portiamo avanti è però contro questi aumenti ingiustificati che vanno esattamente contro lo spirito della riforma che era quello di ridurre i costi e ottimizzare gli interventi. Da Pisa non ci possono prendere in giro. In Valdinievole non si parte dall’anno zero». In sostanza si dice che i lavori di manutenzione del vecchio Consorzio del Padule erano maggiori rispetto a quelli attuali pur con tributi più contenuti. Da qui la contestazione agli aumenti.

E’ toccato  all’ex presidente del Consorzio Padule di Fucecchio Gino Biondi  fare i «conti in tasca» al nuovo ente di bonifica. Con una premessa: «Ho chiesto giorni fa al presidente Monaco i dati ufficiali – ha spiegato Biondi – ma il presidente del Consorzio Basso Valdarno non me li ha forniti. L’unica risposta che ho avuto è stata quella di togliermi l’amicizia su Facebook. Non è ovviamente cosa importante, mi sembra però una mancanza di rispetto nei confronti di tutti noi contribuenti. Quindi i dati me li sono andati a cercare su Internet e magari non saranno precisi al centesimo, ma non credo si discostino molto da quelli ufficiali». «Nel  2016 – ha proseguito Biondi – il ruolo è stato grossomodo  identico a quello dell’anno precedente ed ha portato nelle casse del Consorzio 16 milioni. Di questi soltanto cinque milioni e 400mila euro sono stati destinati alla manutenzione ordinaria. Quindi soltanto un terzo. Se andiamo poi ad analizzare le singole zone dove questi interventi sono stati effettuati vediamo che alla Valdinievole sono andati solo un milione e mezzo. Nel 2017 si è previsto un gettito di poco inferiore ai 15 milioni con lavori di manutenzione di sei milioni con lavori in Valdinievole per un milione e 900mila euro. Sei milioni andranno al costo del personale e con le nuove assunzioni che l’ente vuol fare il tributo del Consorzio è destinato ad aumentare ancora nei prossimi anni».

In sala erano presenti anche alcuni esponenti politici e delle istituzioni. A loro si è rivolta Marianna Sorini: «Mi auguro che ognuno faccia la propria parte, ovviamente ciascuno per il proprio ruolo, di governo o di opposizione e affianchi il Comitato in questa battaglia che riguarda tutti i cittadini della Valdinievole». Alla fine della serata sono stati scelti i delegati del Comitato. Saranno Gino Biondi che ricoprirà il ruolo di presidente, Marianna Sorini, Ornella D’Amaddio, Pietro Neri e Luigi Bellandi. La raccolta di firme per la petizione e la richiesta d’assemblea (possono farlo solo coloro a cui è intestato l’avviso di pagamento) prosegue. Chi è interessato può contattare la pagina Facebook Consorziati Valdinievole oppure mandare una mail a: [email protected]. --