Arresto di Giurlani, il procuratore capo: "Controlli assenti"

Creazzo: "Le spese di enti di questo tipo sono prive di controlli"

Giuseppe Creazzo (foto Giuseppe Cabras/New Pressphoto)

Giuseppe Creazzo (foto Giuseppe Cabras/New Pressphoto)

Firenze, 1 giugno 2017 - Nella vicenda dell'arresto del sindaco di Pescia Oreste Giurlani, per fatti di peculato relativi alla sua precedente presidenza di Uncem Toscana, "duole constatare che ciò è stato possibile per l'assenza di un sistema di controlli sulle spese di enti di questo tipo". Lo fa notare il procuratore della Repubblica di Firenze, Giuseppe Creazzo, specificando ancora che "non c'è stato controllo della contabilità".

Anche il gip di Firenze Anna Liguori, nella sua ordinanza, scrive che "le note per i rimborsi erano predisposte dallo stesso Giurlani, nessuno effettuava il controllo delle spese portate a rimborso e puntualmente pagate da Uncem perché non esiste in Uncem un organo di revisione e controllo. Esistono dei sindaci revisori nominati dalle assemblee generali formate da tutti i soci aderenti, sindaci dei Comuni ed unioni dei Comuni, ma che di fatto non hanno mai effettuato alcuni tipo di controllo", inoltre "non esiste un regolamento Uncem per le spese di rappresentanza".

Secondo le indagini della guardia di finanza "le somme complessivamente locupletate da Giurlani (578.000 euro) hanno sottratto all'Uncem (pur oberato da ingenti debiti: bilancio 2016 chiuso con perdite per 2,4 mln euro) importanti disponibilità economiche e creato un debito verso l'Inps di oltre 712.000 euro (nonostante il piano di riparto già sottoposto all'ente)".